o con provocante chiarezza - avevano allDlllnCiato che a coloro che si fossero p_enne6Si il tentativo ,di invalidare la recente buffonata elettorale, sarehhe toccato del piombo. · Matteotti fu colto alfo sprovyi,sta dalla proposta. · Chiese ugualmente la parola, tr.ru.se dalla sua memoria tutto quanto era possibile e --: tra la commoSBa ammira-_ zione dei compagni e un indescrivibile haocanale di proteste, di offese, di -rumori e di interruzioni alla destra e al centro, pronunciò il suo ultimo discorso, forse il più beUo, oer.to il più corag,gioso. Freddamente, dominando con una calma sicurez-za _la seduta infornale, senza afouna violenza di forma, con molta precisione, citò cifre e fatti che attestavano luminosamente e incontestabilmente l'atroce beffa del conclamato consenso delle urne. Fu ,detto allora i,l « discoriso provocazione » e fu certamente il discorso che ,accese al parossismo gli sdegni e le furie dei purissimi corifei del fascismo e fu il discorso che valse a determinare la feroce v'enaetta. Questa è l'ultima e indimentica,bile ap.parizione di Matteotti sulla scena della ,v,ita politica. E così ci piace immaginarlo, così piace riviverlo alfa nostra commossa fantasia : fermo « come torre che non crolla già mai la cima per so/ fiar di venti », impavido come un antico eroe che difende le mul'a del cai,tello avito, serenamente e formamente sostendo l'assalto nemico e il piover di 18 - Biblioteca Gino Bianco
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