E sono questi arrichiti di guena che pagano per• chè questo atesso popoliaocio abbia la sua dose di bastonate e di piombo e non turbi i sonni del pewecane. Ma chi difenderà .questo povero popolo martoriato? Chi alzerà la voce a denunciare aH'Italia e al mondo l'orribile bufera che deva8la la fore6ta sociale per abbatterne gli alberi indifesi? -Chi av,rà voce per ripetere le parole del profeta: «O vos qui transitis 'per viam ..• >. O voi che pat1Sate per la via, fermatevi e vedete se c'è dolore che sia uguale a.J mio dolore. La legge! Ma non c'era più leg~e. Le forze dell'ordine! Ma già avevano fatto ,causa comune con gli stupra• tori della legge e dell'ordine. Il Re! Ma si era. ormai prostituito e il grido del popolo lavoratore, del misero proletario angariato .aviVÌ 1 lito e sofferente non pote,·a arrivare al cuore di un monarca che per tra.dizione disprezzava il popolo. ,E il popolo vedeva ca,dere imprigionati o allontanati uno per uno i suoi difensori. Quelli che restavano ndla mischia erano pochi, alcuni troppo esalW!ti per la lotta, aJtri incapaci. Altri ancora si perdevano e si consumavano nelle diatribe inteme che portavano aUa divisione, all'indebolimento ,del fronte p:roletario. Ora oscura, f06Co tramonto. Ma quando tutto s;:~mbra rovinare, una nuov;a forza si getta leoninamente con entusiasmo all'opera di ar:ginamento, una vooe potente si alza ·nella tempesta, una voce vindice ed implacabile: - 9 Biblioteca Gino Bianco
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