fallimento. No!, a questo non si sarebbe mai acconciato. Le distanze che una polemica inconsulta, eccitata dalla sconfitta, aveva interposte tra j socialisti, potevano apparire invalicabili. Eppure dovevano essere superate. La unificazione dei due partiti, e delle varie frazioni in cui si eran divisi, si imponeva con tutta chiarez za come una esigenza pregiudiziale·delÌa lotta « I fatti del resto lo impongono - riferisco ancora le parole sue - anche al di sopra delle nostre minori antipatie e risentimenti. Se non possono muoversi i partiti ufficialmente, i socialisti dell'uno e dell'altro campo debbono porre la questione e risolverla. Senza ri- . tardo n. Davanti a tali testimonianze, soltanto dei poveri di spirito e dei filistei, non di altro capaci che di biascicare la lettera e negati ad esplicare il verbo; soltanto dei ritardatari della storia, possono appigliarsi alle aspre espressioni contro il comunismo, che si accompagna vano (non vi è tra noi alcuno che lo ignori) a questo vaticinio. Con quale coscienza si può mai tentare di giustificare per questa via il fatto enorme che sta a carico della socialde16 Biblioteca Gino Bianco
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