Rodolfo Morandi - Giacomo Matteotti : il combattente socialista e l'antesignano della Resistenza

se in cui si riflettè l'influenza della Rivoluzione d'Ottobre sul movimento operaio europeo. Così facendo tuttavia non si serve la verità e non si rende giustizia alla umanità di questo Grande. L'insofferenza del resto per le limitazioni che poneva al suo slancio la disciplina che egli stesso aveva eletto, è espressa da lui in termini che rivelano un tormento profondo e a stento contenuto. Tre mesi prima di incontrare la morte, lamentava con Turati la assenza dalla lotta, ribellandosi a quella che definiva « la tattica di fare il morto deliberata dalla Direzione», e protestava: « In tali condizioni io non posso continu,are a fare il Segretario del Partito ». E' necessaria, egli asseriva, una revisione della nostra dottrina e tattica. E' inutile pro-- clamarsi legalitari, finchè continuano ·a romperci la testa n; per soggiungere ancora « ... un partito di classe e di netta opposizione non può raJ,ccogliere che quelli i quali siano decisi ad una resistenz.a senza limite ... )>. Ma ahimè. entro il partito che dirigeva, proferiva egli angosciato, << non pulsa più l'anima delle masse. Bisogna ritrovarle; se no finiamo come i bissolatiani >). Egli ha accenti di fuoco contro i codardi, contro gli attendisti. Nè d'altra parte è disposto a macerarsi in questo lamento Non voleva essere insomma il cura tor e di un 15 Biblioteca Gino Bianco

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