50 che lo staluirono condurrebbe gli nomini in quello stato di sclvalicheua che vi ho desca·itto. Per cui, se anche la Legge non vi fos~, sarebbe. semp~e ne~cssari_o pcl bene comune che la_, roha ùegla alln ,·enasse ra· spellala. l'op. Adesso yedo Signor Parroco che andar contro al diritto di proprietà è un gran male per lutti i rispetti. Caspita! divoa·arci l'un l' altro! la sarebbe una cosa seria. A h no no, è megl io fare come si può, ma tener lontano questo flagello. Parr. Non ,,i spa,·cntate figliol mio. Non verrebbe già questo flagello se anc!ae si poncSie a i grani un prezzo basso e forzato, ma cerlo s' incontrerebbero dei guai. Difalli, YOITesle che questa Legge fosse permanenle o eccezionale? Se la volete permanente c lasciate ad un t empo che il gr~ no ' 'ada via, vi l!·o,•erete subito senza ga·ano se quelli di fuori lo pagheranno di più del pre7. · zo limitato; se poi lo pagano di meno la Legge è inutile, come è facile il comprendere. Se d'altra parte \ '0lete il prezzo fisso, e impedite insieme l' cstrar.ionc pca·- manenlemente, saremo al solito ritornello, che il grano non nascer.ì più dove il prezzo limi tato scoraggisca i J>rodullori ; che se il preno è tale da non iscoraggirli, anche in questo caso la Legge è inutile. - 1\!a,oi d irele: nò Signor Parroco, la Legge del massimo si poa· · 1·cbbe solo quando si vedesse a crescere il preuo del grano a segno che il povero non potesse piu ,.;,ere, c questa sarebbe un'eccezione. - Peggio rispondo io. - Vi ho dimostrato che noi popoli produtloa·i di cer~ali non possiamo mancarne, e che per e1'itare il disastro di un caro eccessivo ed istantaneo pcl popolo basteria impedire l ' estrazione (juando il grano è a tre scudi. So poi clfetti•·amente ne mancassimo non oslante la libertà industriale e commerciale ( locchù è impossibile) il mezzo più spedito per far tulli morir di fame sarebbe quel-
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