positori, dissidenti e su tutti quanti osavano di non pensarla come lui e il suo capo. Ed invero nei fatti ,che· per sommi capi, e tralasciandone non pochi, io vi ho narrati, il nome e la figura di Cesare Rossi non sono stati mai assenti. Egli aveva sposata la causa fascista e la politica del capo e, di quell'illeg~lismo fascista di cui ha parlato negli interrogatori e men1oriali, egli fu per vario tempo l'artefice e sostenitore massimo, ·e non esitò a farvi ricorso anche quando non erano in giuoco le .sorti del fascismo. Ond'è che io affermo che, se compito nostro dovesse essere quello di precisare e definire le responsabilità morali di quel sistema ·di violenza culminato nella uccìsione di Matteotti, io non esiterei un attimo a collocare Cesare Rossi fra i maggiori respo:Q~abili morali di quel sisten1a, alla pari -con Mussolini, Marinelli, Balbo, De Bono e tanti altri, che troppo lunga sarebbe la lista, se li volessi elencare tutti. E per Rossi non vi sarebbe neanche ·quella attenuante, che pur ha concorso a forma re un po' la sua aureola, di essersi ricred1:1to e staccato -dal fascismo per un suo nuovo o:dentamento po• litico" perèhè, come il -dibattimento ha ampiam-ente dimostrato, egli voltò le spalle al fascismo dopo avere invano. tentato di impedire il corso della giustizia per la persecuzione dei colpevoli della uccisione di Matteotti, e dopo essere stato esonerato dall'ufficio che ricopriva e offerto all'opinione pubblica -come capro espiatorio di una situazione, a creare la quale anch'egli aveva concorso. Ma il nostro precipuo compito non è quello .di àccertare le responsabilità morali, sibbene queHe penali, per cui io -devo domandarmi se, e nel caso fino a qual punto, il Rossi debba rispondere dell'omi,cidio di Matteotti. Vi ho ricordato, nel corso del mio d-ire, della reazione verbale e scritta di Rossi al discorso del 30 maggio, del suo rincrescimento che non si fossero, nell'ottobre del 1922, tolti dalla circolazione alcuni esponenti della opposizione, della necessità d.i un ritorno alla :violenza per eliminare i nemici del fascismo che, disconoscendo i diritti della maggioranza parla-mentare, intralciavano l'opera del Governo. Nulla ho potuto invece d.irvi, perchè negative sono state al ·riguardo le risultanze istruttorie e dibattimentali, su rapporti od intese corse fra Marinelli e Rossi, o tra questi e Dumini o filippelli nel periodo che va· dal 31 maggio al I O giugno, onde è che, mentre per Marinelli e Filippelli, abbiamo la prova· dei loro accordi con Dumini per Rossi difetta la prova di una sua qualsiasi concreta attività diretta ad organizzare il delitto o a facilitarne l'esecuzione. Rossi ha tenuto a din1ostrare che egli col Dumini non ebbe più rapporti dal 19-20 maggio, dopo cioè esser venuto a conoscenza della 5 Biblioteca Gino Bianco
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