Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

• I•: huito all'esecuzione dei due delitti sia somministrando i mezzi, sia promettendo e prestando aiuto ·prima, dur~nte e dopo il fatto. Prev~do già che l'accorta difesa vi ,dirà ·,che non è a parlarsi neanche di complicità, ·che richiede la conoscenza del proposito criminoso al momento in ,cui si promettono o si forniscono i mezzi o si promette J'assi~tenza o l'aiuto, e che nel caso del Filippelli, ,si può solo parlare di reato di favoreggiamento, essendo semplicemente rimasto accertato che l'imputato prestò la macchina ignorando l'uso cui doveva servire, e che si prestò a farla nascondere, a delitto consumato, allo scopo di ,dare modo agli uomini di Governo di prendere i provvedimenti atti a fronteggiare la situazione che la notizia della uccisione di Matteotti avrebhe creata nel paese. Rispondo che bisogna accettare la situazione di fatto quale risulta dal processo e quale la logica c'impone, e come io ne ho dato ·8uhito prova rinunziando alla tesi del concorso principale, così credo debba fare la difesa, rinunziando alla tesi del favoreggiamento. Ora anche a non voler tener conto eh~ i rapporti fra Filip- . pelli, Rossi e Marinelli erano così stretti, continui e confidenziali,. da quasi •consentire di sostenere la tesi più grave da me ·ripudiata., come si fa a r~tenere il Filippelli completamente estraneo e all'oscuro, dell'impresa delittùosa in preparazione? · Egli, col· suo giornale, viveva la vita del Governo e· del partito, e gli avvenimenti conseguenti al discorso Ma~teotti non lo potevano lasciare .indifferente. Viene richiesto di una capace macchina da Dumini, che si serve dei nomi di Marinelli e Rossi; e 1 si dà subito da fare per accontentarlo, anche quando l'altro insiste per avere una vettura chiusa e senza chau:ffeur, pretese queste che avrebbero do• vuto meravigliarlo e sorprenderlo, se veramente all'oscuro ·di tutto. Si era difatti in giugno e quale mezzo migliore ,di una macchina aperta, per portare in giro persone -desiderose di visitare la città e dintorni? E la macchina vien data, e questa volta (9 giugno) il Filip'!' pelli, che anche prima aveva reso simili favori àl Dumini, ,senza mai preoccuparsi di eventuali guasti e danni, vuol premunirsi, e ric4iede. il rilascio ·di una dichiarazione senza -data, nella quale il Dumini spiega l'uso cui la macchina dovrehb-e servire e si impegna à rispondere degli eventuali danni E ·quando poi il Filippelli dovrà spiegare il perchè di tanta sua previggenza, -dirà che, non avendo il Dumini restituito una macchina da scrivere, vo~eva garantirsi contro altre sorprese. La spiegazione, oltre che inverosimile, è anche -sciocca, perchè il Filip.pelli poteva rifarsi ·sugli. stipendi che l'amministrazione del suo giornale corrispondeva al Dumini. Ma poi, signori della Corte, 83 ibl" teca Gino Bianco '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==