Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

l • - ditato, reato -del quale devono :rispondere in egual misura tutti quelli -che vi hanno partecipato. Perfettamente inutile, quindi, la indagine diretta ad accertare se fu Poveronio, Volpi, Viola, Malacria o Dumini a inferire il colpo letale sul ·corpo .di Matteotti. Del resto la stessa diversità fra le versioni prospettate circa 1'autore. del colpo di pugnale, vi dimostra quanto poco atte~dihili siano le narrazioni sulla tragica fine del de- ·putato~ narrazioni che hanno un sol punto in comune, quello di ad- •dossare tutte le responsabilità a Volpi, che, per essere morto, non ·può smentire i _suoi degni compagni. A me incombeva l'obbligo di ,dimostrarvi che il delitto fu premeditato, che le modalità -di esecµz.ione furono concertate, che tutti ·gli imputati si portarono sul posto del rapimento armati di pugnale e qualcuno anche di rivoltella, che tutti presero parte al rapimento - ·ed alla soppres,sione ili Matteotti con una cooperazione efficiente e primaria negli atti -di esecuzione. Ma io voglio p,er un momento accedere alla versione inna,nzi · •combattuta, per quanto essa non sia più sostenibile dopo la precisa ·dichiarazione resa dal teste Fasciolo, che tanto dal Volpi, quanto dal Dumini apprese che Marinelli, d'intesa con M;ussolini, aveva dato ordine' al Dumini di sopprimere Matteotti, per la sua attività -politica ostile al regime fascista. · Voglio cioè ammeftere la ,versione prospettata dal teste avv. Paparazzo, al quale il Dumini ebbe a riferire che Marinelli gli aveva . I dato inc~rico di sequestrare Matteotti e, a .qualunque costo, venire in possesso dei ·documenti ·da lui posseduti o delle notizie sul luogo -della loro custodia. Ehbene, anche in tal caso non si può giunge.re. a conclusioni -diverse da quelle ora prospettatevi. . Si versa nell'ipotesi di omicidio premeditato condizio.nato. Il colpevole ·ha già deciso ·di uccidere, ma ha fatto dipend~re l'esecu- 'Zione del disegno omicida dall'avverarsi di un fatto o di una circo- ·stanza da lui preveduta, per modo che l'intenzione criminosa è già .fissata nel suo animo ed egli prevede solo la -possibilità di non tra- , . .durla in atto e di revocarla, a seconda dell'avverarsi o meno del fatto o della cir_costanza cui il proposito delittuoso è legato. Nel fatto nos):ro Dumini e compagni, giusta il mandato rice- ~ vuto prevedevano di volere e dovere uccidere, e, in tale previsione, Biblioteca Gino Bianco

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