anche per un precedente ricordato alPudienza, non era il tipo di acquietarsi facilme;nte; ed anche a rischio di esporsi alla maldicenza degli stolti, non -avrehbe esitato, se necessario, rendere di pubblica ragione l'affronto subìto, ed avrebbe rivelato i nomi degli aggressori, co~promettendo così ben più seriamente e grayemente il Goa .verno e i mandanti del delitto, che invano avrebbero s_confessato il Dumini e compagni, troppo ben conosciuti quali agenti al ,soldo dei gerarchi, più vicini a Mussolini e degli organi del partito. La soppressione del · deputato, invece, offriva almeno la possibilità di venire attribuita a scomparsa, sia pure poco spiegabile, o di passare come disgrazia, o di essere dovuta ad opera di ignoti, ove se ne fosse scoperto il cadavere. · Si •è parlato di sequestro ,di persona per carpire documenti a Matteotti o per indurlo a rivelare segreti o dare altre importanti notizie. , Urta con la logica più elementare il voler far credere che il Matteotti, uscendo di casa in un giorno in cui la Camera non teneva seduta, aves,se· seco ,documenti, che, per essere importanti, avrebbero dovuto essere atti originali, e questi certo Matteotti, che era stato messo sull'avviso del pericolo che corr~va, non era così imprudente da portare indosso. Il sequestro di persona per sottrarre appunti ,di pugno del Deputato, preparati per discorsi da pronunziare, non avrebbe ri~olto nulla, nè giovato ad alcuno, perchè M-atteòtti li avrebbe rifatti. E1 d inutile ·sarebbe stato anche il sequestro allo scopo di ottenere notizie e confì.denze. Esclusa la favola propinata ai Giudici di Chieti sull'affare Buonseryizi, ed esclusa pure la questione Sinclair, quali r~velazioni si potevano ripromettere di avere da Matt~otti i suoi aggressori? Al più delle chiacchiere e null'altro, essi che in fatto di politica non erano in gra-do neanche di formulare una domanda. Resta l'ultima ipotesi del sequestrò temporaneo, limitato, cioè, al periodo di discussione alla Camera sull'esercizio provvisorio del bilancio. Al riguardo rip@to quanto già detto, e cioè che Matteotti, ritornato in libertà, sarebbe stato l'accusatore e il testimone vivente e permanente del grave attentato commesso da uomini d.el Governo e di partito alla sua persona e all'Istituto Parlamentare. A qualunque scopo dunque fosse avvenuto il _rapimento, enorme sarebbe ·stato il pericolo pel regime fasci sta e assolutamente nullo il vantaggio, perchè Matteotti con la sua p-resenza, avrebbe resa impossibile al Governo la permanenza al potere: egli sarebbe stato l'implacabile muto accusatore dei sistemi ,di violenza del regime. E invece la sua soppressione, se, operata con avvedutezza, avreh68 Biblioteca Gino Bianco
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