Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

/ INTRODUZION-E A distanza di oltr~ 22 anni dal fatto è stato trattato innanzi la 1 a Sezione Speciale della Corte di Assise di Roma il vero processo a carico dei superstiti autori del sequestro di persona e deU'omici,dio premeditato dell' on. Giacomo MATTEOTTI. Non a caso si è detto vero processo, perchè quello discussosi· innanzi la Corte d'Assise di Chieti tra il 16 ed .il 24 marzo 1926 fu. giustamente definito una beffa giudiziaria. La scoTrJ,parsaper morte dei mandanti, degli organizza.tori. e dei responsabili morali del"/;orribile delitto, e per cui l'attuale procedura è stata da alcuni chiamat;a il processo alle ombre, ha solo attenuato ma non spento l'interesse dell'opinione pubblica italiana e· mondia1 le alla tragedia del l O giugno 1924, e prova ne è la presenza in numerose udienze dei corrispondenti dei maggiori quotidiani ita-• liani e stranieri. I Il dibattimento, iniziatosi il 22 gennaio 1947, si è protratto,. attraverso varie sospensioni, per 32 udienze, con la escussione di nu-· merosi testimoni, fra i quali eminenti uomini politici, e con la lettura di gran parte degli atti processuali, contenuti, fra vecchia e nuo- , va -istruttoria, in circa 90 volumi. . · I figli del martire Matteotti, dando prova di grande nobilt" e· bontà a animo e di p€ena fiducia nei giiu!,ici del loro' Paese, non si sono costituiti po,rte civile. ~ ivo è stato il contrasto fra il rappresentante della legge e la difesa dei maggiori imputatj, sia per quanto si attiene ai limiti del mandato con/ erito agli autori 1nateriali ( Ceka) del duplice delitto, sia per qua:nto riflette l,a causale, che il P. M. sostenne essere esclu5

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