I ,odio, nella esasperazione del suo orgòglio ferito per le impostegli dimis·sioni da Capo dell'Ufficio Stampa; si misero in rilievo alcune incertezze e contraddizioni delle sue asserzioni, specie quella circa la data .di creaz,ione ·dello speciale organismo segreto. Si negò fede ;a quanto asserito da Filippelli e riferito ,da De Bono nei confronti del Marinelli, il quale intanto aveva adottato la tattica del silenzio e della negativa piii assoluta. Si negò credito a quanto a proposito della lettera-testamento Finzi., avevano dep~sto i giornalisti Donati, Silvestri, .Maratea, Emanuel ed altri, nonchè ]o Schi:ff-Giorgini che col Finzi ebbe contatti òiretti. · Afferma. lo Schi:ff-Giorgini nella sua ,dichiarazione del 16 lu- ·glio 1924: « la lettera continuava .dicendo che la '' Ceka. " (ricordo di aver letto proprio la parola) fu _costituita in una riunione avvenuta presso· S. E. il Presidente il 10 gennaio c. a., alla quale inter- , vennero i Sigg. Rossi, Marinelli, De Bono e Forges Davanzati. Il Presidente sostenne la necessità di costituire un organo, alle sue ,dirette dipendenze, per comp-iere quegli atti che necessità politiche di governo o di partito rendessero necessarie. Il Presidente designò come diretti responsabili di quest'organo Rossi e Marinelli. La parte finanziaria era pure affidata al Marinelli. La lettera continuava asserendo che durante le ultime sedute della Camera, il Presidente chiarnò il Rossi e il Marinelli indica:rido loro come, ,dato il contegno Hrro~· ·gan1e e provocatore di alcuni capi della opposizione, fosse necessario addivenire a far· sparire ( o altra equivalente parola) alcuni dei capi più accesi. Soggiungeva inoltre che così si addivenne al delitto Matteottt Nono~tante tutto questo si osservò dalla Sezione d'Accusa che le dichiarazioni negativ~ rese da Aldo Finzi quando fu- assunto come teste circa le pretese sue confessioni sull'esistenza della << Ceka », -distruggevano ogni contl"aria a:ffermazione e che pertanto insussistente era tutto quanto detto .dal Rossi. A controbattere tali conclusioni potrebbe essere sufficiente quanto già .detto circa le aggressioni minori, volute tutte da Mussolini ed eseguite in parte da Dumini, che era al soldo del partito e d.i alcuni alti esponenti del Governo, ma non saranno inutili pochi rilievi sulla valutazione delle prove. Proprio tutto falso quello che dichiarò Ros,si? E. quale vantaggio da tali bugiarde asserzioni egli ·si riprometteva trarne per la sua posizione .d'imputato? Danno se mai gliene poteva derivare, ma non vantaggio, perchè quest'ultimo era il compenso promesso e riservato a coloro che avrebbero se.rhato il segreto e il silenzio più assoluto, 58 Biblioteca Gino Bianco . .
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