Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

' I•: I lini tradotto in atto .quello che già da mesi· era allo stato di progetto 1 nella ,sua mente. Voi ri~orderete difatti che Ros'si, parlando ,della prima aggressione in persona dell'On. Amendòla, · ebbe a ·dire che alcuni giorni dopo il fatto, il Presidente, seccato dei commenti .del giornale « Il Mondo », deplorò le 1nodalità di organizzazione, ed ese-• cuzione del delitto, e osservò che gesti del genere andavano fatti compiere ··da elementi provati, e citò il Dumini come uno dei più adatti alla bisogna. E ricorderete ancora che lo stes,so Presidente, nell'ordinare la· punizione dell'On. Forni, ebbe a fare il nome· del Dumini, come la. persona alla quale Rossi avrebhe potuto affì.dare l'incarico. Il progetto non avrebbe .dato luogo a discuss.ione di so:rta e· data la persona del proponente, sarebbe staio senz'altro approvato,. con incarico a Mannelli e a Rossi di curarne l'attuazione pratica. Ne avrebbe parla io anche Marinelli, ,dandone però una ver.- sione alquanto diversa, nella riunione tenuta .pres,so De Bono la sera del 12 giugno. Alle esortazioni rivolte da ·Rossi a De Bono· perchè non si arrestasse Dumini, che avrebbe potuto parlare e dire che ·era stato il presidente {Mussolini)· ad ordinare di agire contro Matteotti, il Marinelli avre'bbe detto: « Sì, Eccellenza, quando Cesarino Ros,si 1ni ha detto questo, io sono rimasto' sorpreso; spiego meglio, quando Cesarino Rossi· l'altra settimana p,recedente il martedì 1O, mi ,disse che il presidente aveva ordinato di liquidare il Matteotti, io rimasi sor-- preso, e il giovedì andai •dàl presidente, e ·gli chiesi se non tr0va.va opportuno che si costituis,se nel partito una specie ,di « Cek:a » :per scoprire e solvaguardarci dai nostri inalterabili nemici. Gli feci il nome di Dumini come capo di questa "Ceka ", e il presidente assentì·». Ne fa cenno anche Filippell.i nel suo primo interrogatorio del 18 giugno 1924. A contestazione dei magistrati istruttori egli dichiar.a: « il Dumini effettivamente in queUa notte ( 1O• giugno) -mi .;disse ·che aveva fatta un'operazione per conto ,di un organismo s.peciale sorto in seno al quadrunvirato ,del partito e· -dìretto da Rossi e Marinelli... ai quali parlai della confessione avuta dal Dumini e ne ebbi in· risposta che effettivamente e~si -avevano dato incari.co al Dumini di dare delle legnate sia al Matteotti, si~ ad altri deputati antifascisti ». Ma la Sezione d'Accusa non credette ·al Rossi e al Filippélli {che come poi si seppe ne aveva s·critto qualcosa anche nel suo me-- moriale, reso noto più tardi), come non prestò fede ai _vari testi c~e conf ermàrono l'esistenza della lettera-testamento Finzi, conte .. nente precisi accenni alla costituzione ,della « Ceka: ». Si ..disse che Rossi poteva essere spinto a mentire dal sentimento ,di ·rancore e di ·Biblioteca Gi-no Bianco (

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