Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

,. • I :gli confidò ·che andando al Governo avrebbe chiamato a partecipare al Ministeir~ Buozzi e Baldesi, cosa non più attuata per non urtare -i nazionalisti. ·Ed ha infine cl.etto il Silvestri che altra conferma dell'orientamento socialistoide ,del Mussolini dopo il 1924 è data ,dalla sua politica verso il P.roletariato, ed ancor più dall'essere molte vol- -ie il Mussolini durant!3 l'-occupazione tedesca, i!}tervenuto personal- _mente presso Hitler per salvare la vita a numerosi socialisti, già aC'er- . . . . ,-r1m1suoi avver,sar1. Io non ho serie ragioni per dubitate che ·dei colloqui il Silvestri abbia avuto -con Mussolini, e .che questi abbia a lui detto quan- ·to poi riferito a noi. Dubito invece ,della serietà -dei ·propositi di cui nel 1924 sarebbe stato animato Mussolini, e -ciò perchè essi, rapportati al •periodo prossimo a_lla soppressione di M1atteotti, sono sconfes, sati da tutta l'opera, l'attività e la linea di co!}dotta dallo st~sso Mus- .solini seguita, quale capo del governo e del fascismo. - Ed incomincio col chiedermi come si possa conciliare con gli accennati propositi la: lotta aspra e serrata fatta dal presidente del ~onsjglio e ministro -dell'Interno Mussolini al partito socialista du- -~ante la campagna elettorale, e come si possono conciliare le bastonature e i cosid,etti scherzi da. lui ordinati in danno di vari deputati dell'opposizione nel corso d.el 1923 e fino 1alla vigilia ,dell'elezione ,del 6 aprile 1924. Ma più ancora mi domando co·me Mus,solini potesse avere in animo -di orientarsi verso i socialisti e l'opposizione, quando egli stesso consentiva, ed anzi aizzava i deputati fascisti ad impe~ire agli avversari l'esercizio del man.dato parlamentare, anche -se contenuto ne limiti. ,di una blanda critica al governo, e quando ]a,sciava convenire in Roma e in altri centri i suoi fa scisti per di1no- ·strazioni ·di forza, e quando infine vietava che sul luogo del rapimento di Matteotti ,si deponessero ·fiori in segno di omaggio alla vittima. Ma io voglio per un mon1ento ammettere che Mussolini dopo il •discorso del 7 giugno e l'apparente successo ottenuto, abbia potuto pensare alla formazione di un grande ministero nazionale, e che la uccisione di Matteotti abbia sconvolto i suoi piani, dovendo egli anzitutto mantener~ il controllo della nuova situazione determinatasi nel Paese. Ma avviatasi questa alla normalizzazione, come spiegare -il persistere di Mussolini nella ,srua politica di lotta e di condanna -della opposizione? Se veramente estr.aneo al ·delitto, perchè non condannarlo apertamente, invece ,di consentire illeciti interventi di organi dello Stato e d~l partito fas•cista a favore degli autori del crimine? Ed io pur rilevando che il Governo avrehbe dovuto, per sensibilità politica, dimettersi in attesa che luce si facesse, ho il dovere 48 Biblioteca .Gino Bianco

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