Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

• I••: • .,' , I • . REAZIONE DEGLI UOMINI DI GOVERNO AL DISCORSO MATTEOTTI Ancora un rilievo é poi entriamo, Signori, nel vivo della causa. La Sezione d'Accusa nell'accer,tare la causale del duplice delitto e nel 'ricercarne le responsabilità, sulla falsariga .della requisitoria del P. M. affermava: 1) che le prime manif estaz:ioni ,di un ,disegno delittuoso ai danni dell'on. Matteotti, ad opera di persone militanti nelle file :fa-• sciste, rimontavano alla seconda metà del maggio 1924. Ciò _desumeva. dal fatto che fÌI) dal 21 maggio Dumini e compagni prendevano alloggio all'albe~go « Dragoni>> sotto falsi nomi e vi restavano fino al giorno successivo Jtl delitto; 2) •che alla determ.ihazione delittuosa in .d~i1no dell'on. Matteotti concorsero, in egual gr.ado, il Rossi, il Marinelli e il Filippelli. Ciò ,arguiva da rapporti di amicizia e ,di intimità fra Rossi,, Marinelli, Fiilippelli, Dumini e Putato, dalle continue sovvenzioni di denaro. fatte dai pirimi agli ultimi due, dalle parole di minaccia. pronunciate ,dal Rossi subito dopo il discorso del Matteotti del 30 maggio, dalle dichiarazioni ·d'el Filippelli, ,dai colloqui avuti da questi con Rossi· e Mar:inelli ,dopo il delitto, e ,dagli interrogatori e me-· moriali del Rossi; 3) che la causale determfuatrice del fatto fu di spiccata na-- tura pol:ttica, ed in relazione alla specifica attività che l' on. Matteotti spiegava in Parlamento; 4) che era da escludersi l'ipotesi che il delitto fosse stato, compiuto in esecuzione di. un ordine emanato da un organismo segreto,.. del quale si era dimostrata l'insussistenza_. ; A quest'uliima affermazione la Sezione .d·'Accusa perveniva negando ogni atte:ndihilità alle dichiarazi.o-ni rese ,dal Rossi, negando, l'esistenza o quanto meno il contenuto della lettera-testamento Fin41 Biblioteca Gino Bianco I I'

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