Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

•· Con questi precedenti ed in. questo clima di pretto stile fascista vennero ,indette la elezioni politiche per la 27a legislatura. Quel ·che avvenne durante la •campagna elettoral,e è ancora vi-- vo- nella mente ,degli italiani ,di una certa età., e, come ho accennato al principio di questo mio ,dire, formò oggetto di accesi dibattiti alla apertura della Camera d.ei Deputati. Troppo lunga la ·serie delle violenze e delle sopraffazioni per farne una rassegna anche fugace. Per ·non uscire .dai limiti della causa ricorderò solo l'aggressione al candidato fascista on. Fo_rni, verificatasi a MIiano nell'inverno 1924 .. Al riguardo riferì il Rossi nei suoi interrogatori e me•moriali che~ chiamato pricipitosamente da Mussolini, trovò questi infuriato contro Forni, perchè a Biella aveva osato pronunziare un ,dis,corso ,da lui giudicato aspro •contro il partito ed il governo. Precisò Rossi che Mussolini .era fuori della gtazia ,di Dio e che investì esso .Rossi, ·co-• me mem:bro della direzione ·del partito, dicendogli che il partito non aveva alcuna sensibilità dif~usiva-, che Forni era un irriducibile, un indis,ciplinato e che perciò andava colpito .. Don1andò quindi' ove ,si trovasse Dumini. Rossi capì il latino ·del suo Capo e senza. altro rispose assicurandolo che ·Sii sarebbe adoperato lui per attuare· la sua volontà, ,dopo aver preso accordi con altri membri -<;!elladirezione del partito. Rìsultato degli accordi fu che Dumini, che si trovava a Perugia, ricevè ordine ,di portarsi a Milano e alla stazione: di ·quellà città, il Forni qualche sera dopo fu gravemente malmenato e percosso da· fas:c:istiagli ordini di Dumini . . ' 40 BibliotecaGino Bianco

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