,. Il Mazzolani •credette senz'altro a quello S•conosciuto e si avviò con lui, ma giunto sul Lungotevere, venne dallo sconosciuto e da altri' due, armati di rivoltella, e che erano ad attenderlo vicino ad una macchina, preso e. costretto a montare con loro sulla maochina stessa. Mentre questa si dirigeva verso « Piazza d'armi >> i tre gio,-. vani perquisirono l' on. Mazzolani, e poscia, giunti ,dopo lunghi giri, fin sotto Monte Mario, scesero dall'automobile, e l'individuo dallo accento toscano, costrinse il Maz.zolani a bere una forte ,dose di olio1 di r.icino, intimandogli di smetterla una buona volta ,dal seccare i suoi am.ici. Il Mazzolani venne pure privato della sua pipa. ,dopo di chè fu fatto allontanare. La cosa fu allora taciuta dal Mazzolani, ma ,divenne di pubblica ragione nel giugno del 1924, dopo il più grave delitto con1messo in persona dell'on. Matteotti. Iniziatosi procedimento penale, uno ,degli autori della violenza venne ~dentifìcato per Amerigo Dumini, allora arrestato per l' omici- .cli r dell'on. Matteotti, avendo l'on. Mazzolani riconosciuto proprio in lui il giovane che lo aveva prima indotto a seguirlo facendogli credere di essere atteso di urgenza dall'avvocato D'Angelantonio, e gli aveva poi imposto di bere l'olio di ricino, togliendogli pure la . pipa. Incerta, invece, risultò la identificazione dell'altro arrestato, del Volpi Albino, compagno del Dumini in quasi tutte le imprese delittuose, avendo l'on. Mazzolani dichiarato di tro_varlo somigliante sì nell'aspetto, ma non anche nella voce e nella pronuncia ad uno degli altri due ,correi. Ignoto rimase il terzo autore del delitto. Quali mandanti vennero rubricati Bazzi Emilio, Inteso Carlo, e Cesare Rossi, capo .d~ll'Ufficio stampa del Ministero ,dell'Interno. Contrariamente alle affermazioni del Bazzi, l'istruttoria accertò che egli nutriva grave personale rancore contro l'on. Mazzolani, in rapporto all'opera da questi spiegata per _la sua qualità ,di Deputato, come Pres1idente della Commissione Parlamentare d'inchiesta sulle spese di guerra, in un affare riguardante il sindacato nazionale delle , cooperative, nel quale esso Bazzi aveva dimostrato ,di avere un grande interesse ed aveva già tentato, ma invano, invocando la antica amicizia col Mazzolani, di ottenere ·da costui, a mezzo del suo avvocato~ un. rinvio tale da far sì che la Commissione d'inchiesta si sciogliesse senza portare il suo definitivo giudizio sull'affare medesimo. Quanto poi al Rossi l'istruttoria accertò •che amico del Bazzi e fatto segno ad attacchi a mezzo ,della stampa d~, parte dell'on. Maz,. zolani, aveva nella sua abitazione la pipa a costui asportata. 34 Biblioteca Gino Bianco
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