• 1 t: . vicin,anze, un fascista bolognese, identificato per Bonaccorsi Arconovaldo, seniore della M,.V.S.N., ·nell'atto che fuggiva con altri suoi compagni, e, interrogato dall'Autorità -di P. S., non negò di aver percosso il Misuri, ma addusse a sua discolpa che egli, essendosi a lui avvicinato per avere delle· spiegazioni su alcune frasi del discorso pronunciato in quel giorno alla Ca,mera dei Deputati, si ebhe in risposta un coipo di bastone. al -che esso Bonaccorsi naturalmente r~agì. Identificati poi gli altri -due ,correi deila vile aggressione nelle persone di Nobili Renzo e Sansoni A,dolfo, venne a carico di costoro e del Buonaccorsi istruito il procedimento penale, definito con sentenza del G. I. del 7 dicembre 1923, che dichiarò non dover,si procedere per estinzione dell'azione penale, a seguito dell'amnistia concessa con R. D. 31 ottobre 1923, n. 2278. Ripresasi lo scorso anno la istruttoria e sentiti nuovamente l'offeso Misuri ed alcuni testi fra i quali Cesare Rossi, .si è potuto accertare che subito •dopo il dis~orso Misuri, Mussolini, che pare avesse, non visto, sentito il discorso stesso, si mostrò così irritato, da -dire esplicitamente ai suoi intimi tra i quali De Bon6, Rossi e B.albo, -che il partito non poteva tollerare un discorso simile e che occorreva punire immediatamente ed· inesorabilmente il Misuri, al che Balbo rispose -che •~e ne sarebbe assunto lui il compito, profittando della presenza a Roma del Bonaccorsi. Causale, prima -dell'aggressione, quindi, il discorso è più ancora il gesto di disobbedienza del Misuri agli ordini del capo che non poteva concepire •come un deputato del suo gruppo potesse non rispettare i suoi ordini. E Balbo, ligio ai voleri ,di Mussolini., organizzò l'aggressione, avvalendosi dell'allora seniore Arconovaldo Bonaccor,si, che d'accordo col console Candelori, in quel tem•po comandante del-· la 112a Legione, -condusse· a termine l'eroica impresa, con il -concorso anche ,dei suoi amici bolognesi Nobili e Sansoni. · Nè De Bono volle essere -da meno del Jlalbo, perchè arrestato il Bonaccorsi, egli col pretesto che l'arrestato era un ufficiale della milizia, e -doveva essere rinchiuso in una fortezza per •scontarvi la punizione degli arresti, lo fece trasferire da Roma e poco dopo rientrare alla sua città natale Bol~gna. 2) Sequest'o di persona dell' on. Mazzolan·i. La notte del 25 ottobre 1923 l'on. Ulderico Mazzolani, mentre stava per rincasare, f \1. invitato da un giovane a lui sconosciuto, che parlava prettamente toscano, -di recarsi subito al .ristorante « Roma » ove era atteso dal suo amico D' Angelantonio. 33 ·iblioteca Gino Bianco ,. ....
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