Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

.a sensi dell'art. 6 del succitato D.L.L., venne disposta l'avocazione a questa Sezione istruttoria per ulteriori accertamenti, .diretti ad avere un quadro completo della attività criminosa svolta ,dai singoli im- _putati, ed accertare cosi se i ,delitti commessi in danno degli on.li . :Misuri, Mazzolani, AmendÒla, Nitti e Matteotti fossero da considerare tutti •Con1egli anelli di una lunga catena di criminj commessi in quel tempo da una banda, .di malfattori agli ordini delle_ più alte gerarchie .del fas,cismo. · ' . La dimostrazione che si tratti di ,delitti così detti di Stato, com- .messi per ordine delle più alte g.erarchie del fascismo, e nello in te- -resse del governo e del partito fascista, vi sarà ,data ,dai brevi cenni che ne farò, dopo aver ricordato che essi sono ormai ,coperti d'amni- 'Stia e che quindi la esposizione ,che ve ne fo non è a finalità punitiva, ma tende semplicemente ad illustrarvi l'ambiente nel quale nacque, crebhe e si attuò il proposito •del crimine maggiore in persona ,del Matteotti. 1) Aggressìone all' on. Misuri. Nella seduta· del 29 maggio 1923, l'on. Misuri, già deputato fascista, allora molto in vista, pronunziò alla Camera. un lungo vigo- :roso .discorso, in cui, -dopo aver rilevato ,che erano state tradite le promesse di rinnovaménJo ,del costume politico da parte del fascismo ufficiale, i_nvitava il capo del governo ad ahbandoinare la via fino allora seguita, a liberarsi di alcuni uomini che più gli erano vicini, ,e· ciò se voleva evitare la rovina del Paese.· Il discorso irritò moltis- ·simo quelli ai quali le critiche •erano dirette e principalmente Mussolini, che a dire del Misuri aveva in precedenza fatto .divieto a questi di parlare. . La sera di quello stesso giorno verso le ore 22,30 l'on. Misuri ~entre si accostava ad un orinatoio del Vicolo dello Sdrucciolo vicino alla sede del Pa'irlamento per soddisfare un suo bisogno, aggredito proditoriamente alle spalle, venne colpito con un tremendo colpo di bastone al parietale sinistro, che lo stordì. •e lo fece hrancolare ·fino alla p-arte opposta 4el Vicolo stesso·. Vide egli di fronte a sè tre ombre umane, che non riusci però, dato lo stato in -cui versava, a poter ben distinguere, .dalle quali venne ancora ripetutamente colpito al capo, alle braccia ed in altre parti del corpo e scalfito •con arma da ta,glio al dorso ,della mano sinistra, ricevendo pure un morso al braccio destro. Dette lesioni guarirono in giorni 33. Venne su- :bito tratto in arresto da alcuni carabinieri, che si trovava-no in quelle :32 BibliotecaGino Bianco

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