Giovanni Spagnuolo - "Ceka fascista" e "Delitto Matteotti"

f , I · Tali dicerie rimasero tutte smentite ~ìa ,dalle ·prove specifiche in proposito raccolte, che dalla ispezione delle -d:i,ve~selocalità indi- - cate, es·eguite con tutti i mezzi possihiF, talvolta anche a mez.zo di idrovolanti. Invece, il cadavere dell'on.· )Matteotti giaceva. sepolto nel bosco della Quartarella (latistante a Via Flaminia a 23 l{m. ,da Roma, tra Ri.ano e Scrofano) in una fossa obhrnga, superficiale, larga da Ill. 0,40 a m.. O, 75 al livello ,della terra, con lunghezza massima centrale di m. 1,20 e ·profondità massima, (li m. 0,45 ( folio 263 vol. per.), sita in una piazzuola. già adibita a carbonaia, contornata da rovi e da altre piante, ,come fu ·constatato col verbale di accesso eseguito dalla Autorità Giudiziaria con la assistenza •di un perito, lo stesso giorno, il 16 agosto 1924, in cui ne ebbe luogo il rinvenimento dai parte •di Caratelli ·Ovidio,. Brig.' dei Carabinieri e figlio del guardiano di quella tenuta .della Quartarella, il quale .in quel tempo trovavasi in licenza pres,so la sua famiglia. . Il rinvenimento del •cadavere ,dell'on. Matteotti fu preceduto, -dal rinvenimento di una giacca insanguinata priva di una manica, riconosciuta di pertinenza •del Matteotti come quella da lui indos- ,sata nel pom·eriggio del 10 giugno, rinvenimento questo effettuato il 12 agosto dal cantoniere stradale ,Taccheri Alceo, addetto alla via Flam.inia, al ,di sotto di un chiavicotto della strada_ (al 18 Km.) in '-cui ,si trovò a gettare lo sguardo nell'atto che curava lo espurgo della ounetta che nel chiavi:cotto stesso imboccava. E al rinvenimento .della giacca seguì, il giorno dòpo, il rinvenimento ·della manica manca.nte, da parte del Brig~ •dei Carabinieri Piras, iJ quaJe, recatosi sul posto appunto per le constatazioni in ordine al rinvenimento •della giacca, esan1inando •carponi sotto il chiovicotto la località, a qualche distanz·a dal punto in ,cui era stata trovat~ la giacca, vide una cosa bianca poggiata ,sul suolo e, raccoltala constatò che era una manica di giacca, •che si trovava rovesciata con parte della, fodera bianca fuori. \ Il cadavere, già in istato di scheletrizzazione, con poche parti molli rivestite di cute, si ,presentava rannicchiato e compresso in una· breve fossa, nei pressi della quale si trovava. una lima conficcata nel terreno. · Dopo la identificazione del cadavere, -si procedette alla autopsia ed agli altri accertamenti generici, ed i periti, ai numerosi quesiti loro proposti, risposero: che la morte· del Matteotti, .doveva, essere avvenuta fra il 7 e il 15 giugno; che il cadavere era rimasto molto tempo nella fossa ed in essa era avvenuto il dissolvimento; che il cadavere ,si era ridotto nello stato in cui fu 'rinvenu~o per processo naturale .di decomposizione, sen~a1 il ,concorso di· agenti estranei; che 20 • Biblioteca Gino Bianco

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