Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

62 LA {'A)IJ('TA ROSSA 5• il t<•ncntc Campanolzi. rntanc:sc (anch'('gl i gill volontnl'io con (' ipl'iunil, il sottotencnt(' Antonio \"i nei, pure di t\,tania, il furit~r(' Luigi ,\li neo. eli \"enPzia, e i ~erwmti .Frangipnnt-. di J..ecec, l' Lt\\~agnoli, di \~t•roun. Tutti però, capitani. tenenti e M>rgrnti, mrdiri (' !-(.'~retario ed addetti portavano, c·ome gli nltl"i volontari, il loro hravo fucilr (haA, per modo C'hc a.l fuoco tutti i miei 2lH uomini t~vr<>bbcro prt•so parte a.Uivn al combl\ttimento. I miei gr:1duati poi non vollc~o adottare alcun distintivo di grado; il rispetto ui loro ordini <' la disciplina furono tuttavia !-Cmpre perfetti. perché il :s('ntimento del dovere, l'amore della cau~a e del JWill<' italiano av('vnno !('gato quei gio\·ani nell'omogeneità. e negli atl't•tti di me ~ola famiglia. [ntanto il R1nnelia prrcOJTcvn il pittore!)CO golfo di Corinto o volgendo quindi la prora. al nord 1\JTi\'t\.\'r\. in vi"ita dcii'Aka.nw.nin. Nun mancarono a honlo i brontnlii JWr la :;,car~ità del cibj e vi fu nnche un curioso incidente: un volontario si illlJ>O~:-.e~ò <"On mali modi di certe uova da un ramrriere di hordu; Yole-ndo re-primere fin da. princ·ipio simili !icenze, convocai, per giudicarlo, la ('orte Jlar·zialr, atRda.ndone la presidenza all' onore\·ole De }"'t'lice, che di quc....te rose dovevo. l\VCre una <·rrta. pratica, essendo stato una. volta condannato. dalln ('..orte )[arziule di Palermo, n diciotto anni di rt·clusione! n buon De Fclic(', p<'n·,, ricordandO!)Ì eli ('~~ere- stato aneh 1 egli !SUl \)aneo dello imputato, l'Oneesse- unu nllegra n!'!'Oiut.ione al mio volontario, ma con l'obbligo di risarcire i clanni al cauterierr. r.okl, nel pomerig~io del 27. si g<'ltÙ l' àn('ora t' !S i ~bu.rcò a Zuvcrda, villaggio dell'Akornnnln. l nOI-Itri fraternizt.aruno subito coi t-;Oidali di Barinl'tal'is, giunti eol no~tro e oon altri piro~afi~ (' t·n:-.i. dot)() aq•r mang-iato d<~gli aguelJi arrostiti, e bevuto qualche bicchiere di Hr·aHifÌ ~vino resi nato, li vidi hullnro-in tondo il saltar-ello. fra J'nnunirnzione e.statka dei contadini! N('lle ore pomeridiane cl mettemmo in mareia1 in ordine di colonna. Jl bntta..!;'lioue garibaldino marcia M'anti, piccola t\\Yanguardin in te~ta. le compagnie divise, In bandiern. pre~so il eomnndo, c J'nmbulo.nza. allo. rodn. Allo no~tl'e spalle avanza la colonna greca d<'l colonn<"llo Bario..rtari~. Ci mettiamo bulla via di Yonitza, tm verdi colline (' prati. Oopo una marcia. di tre ore Rinr·lo in \~i::;ta del ~lf'o .Ambracico1 azzul'rO come un la~o, ì monti drll' Epiro m•llo ~fuudo. Si ode in dbtnll'Z<'- il rombo del t'annone Ì·~ In. flottigli1" gt·ccn che bombarda. i; forh• di Pl'e\·e:sa, e t1 uesto che risponde. • .\ppare Yonitza, ~ormontata dalla :,ua. forte-zl.t\ \'C'Ilet.inna. Arriviamo a \'onitt.u. alla ~era vcr~o le ~ei. incontrati dalla popolazione a conr(·rto in tc~ta. f' d di\'iÙia.mo nelle rMe del pa.c....c. L1 " partenza ~upra un vaporrtto, nttrovcrso H goHO, t~ solo per l'indomani dopo nwzzogiog-no.

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