Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

IO I..A ('AlliC'L\ ROStiA varie fas i della di<g-raziata rampagna. di Tc.saglia, dimost"rando un ammirevole eor·ag-g-io Jlt'r>ona l ~, fìnchè, trovutosi a Domokos il 17 di maggio, si uni, com~ è rif~rito più avanti, al nostro l• battaglione e fu anch ·egli fe rito. Mollo di ciò rh~ ho scrillo nel capitolo riguardante la L egione Berte/ sulle d ilì icolt i1 d i romandare a dci volontari , è applicabi le all a. storia delht l~egionr C'ipriani. Fecero un senso dolorosissimo g li apprezzament i rhe il Cipi;ani credette bene di fan• :~ propos ito di quelli dei suoi compagni che si ritirarono per primi rlaiL1 sua leg'mne. Certamente molti di essi come degli ultimi che la abbandonaiOnol. riunendosi poi ai no,tri battaglioni garibald ini, provarono largamente e splendidamente che r epiteto di - vili .. loro lanciato dal corrispond~nlo dell'Avanli1, era a•.•olutamenle un non senso. 1 lo ebbi anrhe a deplorare che il Cipriani non si fosse voluto aggregare p iù tardi a ll o nostre colonne, ove la sua personali tà sarebbe stata giustamente apprezzata. Egli però, al momento del pericolo, pur non facendo parte del nostro Corpo, si uni <"Oi nostri (' d imostrò anche in quella occasione il 'uo imperturbabil~ ('Ol'aggio. 1 Jlicordo, ~ah·o omi ... .,ioui. i llf'I(UI'nti: 'lit"helangelo Ctunpanou;i, ;li c.~uwia lliOttotenentt' nel l• lnHtB(liom•, ferito qul\.o.i mor1altnente a Domokosl, \lb;•rtu <iionbnì, milane-,.t.' (del 20 , ; Su:wani, atud('nte t~urdo (~o>otto h·- ut-nto del !l-); C'Grlo )fingo, di 'f(•rmini, llubbtmi, di }'aenza. Bnl'nahl\ (liordnno (sottote_nente m•l 1•, fl'rito graW'IYH•nte n Ooutoko8·: Ph•tro ) l arognll, ttn rdo, HiHo;HpJl~ Hclli, studente fìor{'ntino (del 1•, ft'ritol. "FC"rruf'<"io (lou ini, Cino C'l:'ni, Serse .AI<'It>~Rndt•i, Ferdinando Ag noletti tutti TO!!I(.'ftllÌ, d<"l 1°•; Aehillt• n~· J'tH•t•, di Hrindi<d (del J•. ferito, jli'I\V('IJI('IIll•): C're~>e('nzi anu ("_"l;·agnlni, 'iterb<>-~te (lottoh••wnt~ •wl l•l Sante D ionisi, \'{'l'O nN,(', Oai. di Homa . Lu ij:"i Ùfl• K•Oni, di l louz.a. Bruto Ttu•t•lli, OiB<"omo ('inJCOhmi'e Fattori, ant'Ont"tani, 0Bn.it•I&.IA.•,·i, trie&t int• Jo~nwriro &attini, di ~~<'rmv. Emi le Hilfl't, ra~;o.z.zo parigino, Pomi)('O Cottil('noli, di Jbvennn, P_t•z., ~Ìo\·int>-tto ndino•...(', l)i1·1ro1 Oiu"ti, di \·icerbo (tutti dt•1 J• : J'iNro lh~zzana il più .l(to,·anf' "ottotenf'l\te dt•l b!Htl\l(liool•, r8duto dopo N'pli<.'atfl fl:'rih•'; Al(rNio Antinori aneoIWtflmo murto n n.,mnlw.. Ouiolu c·,.,,,.._,lli. mila.nt-.. ~"' mortn a Domoko"'· '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==