Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

218 LA CAlUClA RO~SA suo figliolo di primo lolto - quel suo piccolo Sparlaco adoralo del quale a lulli ed ogni momento parlava - la sua seconda sposa, e ad accorrere sul campo della lotta e d<'l pericolo. Appen:1 aJTuolatosi in Atone nel 2° battaglione, i suoi meriti, la sua serietà, il suo ascendente morale sui compagni furono subi lo riconosciuti e fu fatto furiere delh 1• compagnia. Di lui ci son rimasti due quadernetti, noi quali d iligentemente scriveva o cho conservò durante la campagna e fino al letto di morte. In uno sono notati i ruoli dei volontari della sua compagnia, nell'altro giorno per giorno egl i scriveva la storia della spedizione e le sue impressioni. J.l diar io di Romolo Garroni. nella sua costan te scrcuilit, ci dice, più cho ogni allm parola, l'altezza del suo au.imo. !!:ecolo. l't maggio - la bordo dal pirotseafo Pclops). La. bCI'fL allo ore l, in caserma, fummo tutti nrmati (' ve:-.titi. .. tllo 6 uscimmo dalla. ca~erma c sfilammo in ordine, percorrendo lr vie della città, acclamati da tutta la popolazione. I nfatti una A'rnnde folla si n.~siepn,·a sui due lati delle vie do. noi pcr<'Or~c. L/addio fu eommoventishimo. Tutti ba.ttcvru1o le mani e gettavano su noi dei fiori. Dalle finc.strn si ac(•lama.vn., si.. a~itnvano i fazzoletti, s l gridu.va vira l'Il alia l &\rrivati alla. ~taz.ione, mentre tutti allineati per compagnie attf:'ndevnmo il momento di salire nel treno, era un via vni di signori, signore c signorine che facevano a gara per stringerei la. mano, offrirei coccarde e fiori, baciarci . •\1 momt:'nto d<'lla. pa.rt<-nza. fu un urrà generale, cntu::;io.btico c lt.~ due grida. zito ]l{)lrmos, zilo ftalia si accoppiavano. Abbiamo lasciato Atene sotto una piog· gia di tìori o un uragano di a.pplnubi. AH(' 8 ~li sera. si iuTivò n.l Pir('o, dovo fummo accolti fc::;lmmm('nte dalla po· polazione, alli\ luce di numrrosi bengala. Amlammo direttnmeut.c n.d imbarcar<'i, sempre fra gli applausi..\ bordo del vapore molti ,·olontart mancarono all'appello. Allora, per ordine òel gt>nernle GariiJnldi, rho em a bordo ron noi, sc&CI'O a. terra. il magg iore Scotti, il capi· tauo ~[artinotti ed il furiere Onnoni drlla. prima. compagnia c pan•cC'hi !o\Olùnti d1e fonnarono un plotone armato onde racco~li<-rc tutti i Gn.rihnldiui :..par8i nella. eittù. Alcuni (•rano nei catl'{; c u('J]c O!,t('rie, per far prO\'\'Ìsln., altri, primu. d i partirt• per ajTrontar<' la morte, f\H.•vano ,·oluto dnrc un ulhmo ruMio... ni pal· piti dt•lla. vita!... Tornammo n. borùo alle ~ delln matti nn. ' ' ''lfl!]gio - 'l'ornati a hordo alle 2, andammo n dormin•. L:1 mAttina nllf' ore H mi SH•g-lio : il mare f'ru. g-rosso, il rullìo del ba..... t.imcnto insopporta bile; m.olti soffrono [>el mn.l di mare t.'«l io ~no fra ctue.-:sti.

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