244 LA CAlllCIA ROSSA A Corfù baciava t-ntusiasmnto i fiori che le signorine gettavano ai \'Oiontar:ì o prendendomi n. parte mi gridò: lrrra di ·rose non può c non deve essere terra del turco! Caro ragazzo! Fra. i volontari suoi compaesani egli si sent iva. così bene! Essi formavano uno di quei nuclei paesani, così affiatati, così impegnati a far onoro al nome del paese natio, così vigorosi nella. loro individualità, da costituire la. forza vera e il segreto del valore e delle vittorie, nei corpi dei volontari garibaldini. Così scriveva alla mamma.: Il nostro Generale ci ama come fossimo suoi {ìgli, liCrchè tutti sappiamo farci voler bene, ma poi noi Veneti siamo i pirì buoni, i JiÌiì seri, i pi1Ì ubbidienti e saremo anche i più coraggiosi. E ancora ci racconta l'amico suo Smorgoni: .... Nella nostra marcia da. Lanlia o. Domokos più volte fummo costretti a riposarci e durnnte una nostra sosta. sopragghmsero il Fratti ed il prete Zibecchi. L'eroico Fratti vedendo il bel fanciullo lo regalò di dolci, poi lo invitò a. marciare: pronto! rispo~e Enrico; c sorrise del suo sorriso così buono... . . . . . :Mereu vedendoci un g iorno ci domandò di dove fossimo; noi si rispooe: di Adria. E lui tutto serio volgendosi ad Enrico soggiunsc: Voi sarete buoni combattenti, siete figli della patria di Marani. Enrichett.o combattè per due ore da vero eroe, senza titubanze, sereno in viso, pronto n. i comandi .... Ed io tornando dall'aver portato fuori combattimento il compag no Coocbetti, ferito 1Ù fianco, lo ritrovai morto, col petto trapassato. Poverino, n.\~eva la bocca. atteggiata al sorriso! Col cuore schiantato continuammo n combattere.... Oreste Tornassi. Questo distinto o coltissimo giovane era nato da una famigl ia d i patrioti. Il padre stesso, ingegnere Adolfo, era stato volontario garibaldino nella. seconda spedizione di Sicilia, quindi, essendo divem1lo ufficiale nell'<>sercito regolare, lasciò le spalline per segui re Garibaldi ad Aspromonte, o dopo il triste intervento dolio t ruppe regio subì la prigionia. Ut·este, nato a Voghera, fece gli studi nelle Università di Bologna. e di Camerino, ed era. laureato in giurisprudenza .
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