t'.\PITOI.O XIX lRl Homas conf · · ' [ b mua1 sino a •' er y, OV<' il Principe ereditario avna posto il 'uo 'luartter gt•twralu. l vi at~rivato fui subito r icevuto dal Princip<>. L a mta pnma domanda fu se l'at·mi~;tizio voleva dire la fine della gu!'rra. Sulla SUl\ rispo,;ta afl'ermativa lo pregai di dan• immediatalll!'llt': ordiui perdtì• due ,-apori fo•scro messi a nostra dispo,;izion<> Jl"r rttomare in Jtalia . . Sua All<·zza <'Omplim!'ntò il nostro <.:orpo per )p op,.razioni esegtnte - e mi disse che in. Atene lutti erano stati impcn~icriti per In mancanza <li nost n• notnte; ma rho appena avut!' no, aveva teleOIU-PPO Df 0.\fUB.\I,UI~l .\ 1..\:'IIL\ . gmfato per calmar<' lo apprensioni dt>lla mia po,,em s ignora, la quale appena ricevut<• in Atene le miP buon!' nuove, era immt•diatamentc l'ipartila per rrtalia. Troppo stanchi J><'r ritornare a l..amia, Romas ed io ci cori<·ammo p<'r tl'rra in una stanz!'tta nuda dtl' p<•r tutto mobilio aveva solameni<> un buon fuo<'O, o dalla qu;\]<' all'uni soldati erano us<'iti per l'arei posto. ' l' ale era la ponu•·ia di vi>er i. rhc si do>etll' alla g"<'tHi l ~zza di al- <"Uni ufficiali g-reci st• dopo molt~ l'iccrchP si potè riutml'riarc un pozzo di pecora a•-rostit,, <' un panP. .\ll 'alba ripartimmo p>r L·tmia. m·r ordini furono dati p<'rchè la rolonn{t si tra~lot•,\~Sl' ad 1Ltgia ~ l nr·inlt.
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