Ricciotti Garibaldi - La camicia rossa nella guerra greco-turca, 1897

L\ ('\\IH'I \ HO,..;\ Stanro, e infangato lìn "'i capPll i. dopo una marcia d i quel 1!,11'- no:>r<'. pr<'gai, per nwzzo dt•l conto Romas. !'!te mi ,i das.,e u.n po' tl'acq.ua per lavarmi la fac·cia, ma c,•iclcnt<'mentc qut•sla 1111a rteht"sta mtsc in imhamzzo i prpspnti. perdH\ dopo qualche atle>a, un cuoco nll portò tll'll'acqua in un'insalatiera. . . fl Principe em as:wnt('. t' i l comandante Palhs, capo dt stato maggiorr, o C'Ortesc e amabil<' ufficiale. <[Uasi a scusa della mancanz<t di comodi, volle f'.umi vt•tlcn> la stanza tlel DiadOC'O. · Em una f"--<lmera non troppo pulita, Ju•lla quale un matt•r;l--~ino !'ò-Ott ile ~ottilt\ potsto su c1ua.ttrr) hL\•olt•, un(\ ~ed i 1\ nccnnto nl lt>tto, sul quale era. il ritratto ùt•lln. IL NQSTJW I'RI\10 ACf'\\IP\\IE\:TO. principe1->:o,A, qualche ninnolo sul tlavn.nznle della. jiJI(l~tro, (tnn.h•lw nu.. o di ((•rraglia ))(\r l'acqua, ~ quakht• cart;.~ topo~ro.fìca gett~~t;\ ~opra una tavola , completavano l'nrrcdo. C'il',. (•onfe~:-;,), mi fece huflna impn•s-;ione, pere hl• a.d .\tcne a\'evo m teso cir- ("Olare V()('i anrh<" in qne~to s{'n~o J>OCO favorevoli nl Diadoco, eh(\, cioC, mentre l'esercito ~<~ i tn)\'ava. in gravi ~trt'ttt:•zzt• - t•gli <"}l) statl> mn~g-ior<" l:"'ialoet)uasscro allt:•gramt•nte. Dopo pochi minuti arri,·ò il Principe. il qualu genti lmentl' di,•de a me e alle mie ( 'amici~ Ros•o il bem' <•nuto. .'ls<'nliomi egli detto clw l' indomani mi sarebbero stati comuni- <'ati ordini per i nostr i movi uwnti, dopo po<•hi minut i di conversazione, );tsciai ('011 lui il conte Romas c ritornai al nostro bivacco. Giuuto presso i Hos lt·i volonlarì, t rovai clw lo ~tato maggiore ave\"a cortc;;Pmente pen>,tlo tL far drizzare un· ampia tenda, clw servì ai

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