desimo tempo, che mai s1 sottraeva al suo compito, nel cui ardore nulla era mai troppo umile, nulla era mai troppo in alto ; che nella steisa giornata lanciava alla Camera il discorso formidabile che metteva m imbarazzo gli · avversari meglio armati e piegava la propria intelligenza ~I sermone famigliare, che commuove e convince il più incolto dei còmpagni ; lui GIACOMO MATTEOTTI, il buon compagno, · si sarebbe dissipato, trasformato in una specie di fantasma ideale, di astrazione personale librantesi sopra le cos_e. Allora sarebbe morto davvero defi~itivamente, anche nei ric~rdi. Sarebbe morto, Egli, il giovane - ed 10 sentirei r onta di sopravvivergli, io, vecchio. , Egli non ci appartie~e più. Non appartiene più ai suoi amici, alla sua donna, alla madre, n~ ~l Socialismo Italiano. Nostro malgrado: è ·diventato proprietà di tutto quanto il mondo del lavoro. Non è la sua morte. che ·noi qui evochiamo e pian_giamo,· è piuttosto la. sua vita che noi esaltiamo ; lo spirito che lo caratterizza ; la fede per la quale Egli ha •testimoniato, offrendoci appunto la su~ vita, gettandola nel gorgo della Storia, .,come si getta un fiore nel torrent~ che fogge. 12 Biblioteca Gino Bianco
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