Filippo Turati - Giacomo Matteotti : il discorso di Bruxelles, 9 settembre 1929

Sono felice, nella mia grande .tristezza, · di pot~r effondere il mio dolore, eh' è un dolore di tutto il popolo, in mezzo ai difensori delle libertà popolari e democratiche del Belgio ; a quelli che rappresentano nel mondo intero, il più beli' esempio, il più completo, il più consapevolmente e volutamente integrale di tutti i movimenti operai. · È · qui, che MATTEOTTI, perseguitato, calunn~ato, torturato nella sua Terra natale, inseguito persino nella sua· tomba solitaria, . .,ove si contende alla vecchia madre,' desolata, curvata ed affannosa, fìnanco la pietà degli ultimi crisantemi ; massacrato nella propri.a terra, dove è delitto pronunciarne jl nome, e dove tuttavia, la sua ombra invano proibita e minacciata, so:r;geogm sera, · dalla bruma dei tuguri, come lo spettro che faceva i~pallidire Lady Macbeth, come la croce che ' mette in fuga Mefistofele, fiammeggia 9 Biblioteca Gino Bianco

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