18 perficialc, e si è uniformata più o meno al concetto che era stato dato confusamente dai cooperatori in genere. 11 Cossa, sintetizzatore felicissimo dei concetti scientifi-ci, dà nei suoi classici « Elementi >> la seguente nozione delle società cooperative: « creazioni autonome « degli operai, e dei piccoli imprenditori, che si pro- « pongono di migliorarne le sorti, procurando loro con- « dizioni più favorevoli quanto alla abitazione, al vitto, <~ al credito ed all' esercizio individuale o collettivo delle « rispettive industrie». E questa nozione è quella prevalente così nella scienza economica, come nella pratica: ma non è nozione scientifica, pct'.Chè si ferma alla apparenza esterna del fenomeno cd al suo scopo, senza additarne l' intima natura economica. Anche il concetto della società di produzione non è nella scie1~za delineato molto nettamente, ed è foggiato presso a poco su quello più o meno empirico dato dai cooperatori. Però un tale concetto noi lo troviamo esposto in modo diverso dagli economisti più eminenti che si sono occupati delle società di produzione; e ci sembra utile ed anzi necessario di fare un minuto esame delle principali opinioni da e3si esposte, prima di procedere nella indagine per conto nostro. I varii concetti dati della società di produzione dagli eco11omisti, ci sembra cli poterli raggruppare nei seguenti: a) emancipazione dei lavoratori dal capitalismo, mediante il possesso del capitale, e quindi associazione cli operai possedenti il capitale; b) associazione cli operai esercitanti l'impresa della produzione in cui lavorano, e possedenti il capitale occorrente; e) associazione di operai per l'esercizio dell' impresa della produzione in cui lavorano, senza che si accenni alla necessità che essi posseggano pure il capitale occorrente. La prima cli queste nozioni è largamente svolta dal Cairnes nei suoi cbssici << princ.ipi fondamentali -P, nei
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