Ugo Rabbeno - Le Società cooperative di produzione

II9 Se poi l'associazione 11011 trova modo di allargarsi e di aumentare il suo capitale, nè reclutando nuovi soci, nè imponendo degli sforzi eccezionali ai soci vecchi; essa può bensì conservare una certa eguaglianza, ed il tipo cooperativo, ma a condizione cli restare anemica, senza forza di espansione, senza vita: ne abbiamo vedute parecchie a Parigi. Non voglian10 dire che questi fatti costituiscano una regola assoluta: la medaglia ha il suo rovescio, e noi siamo ben lieti cli constatarlo. fa qualche industria che sia per sè stessa necessariamente molto limitata, o nella quale occorra sempre un capitale modesto, non siano necessarii grandi impianti, macchine, ecc., potrà l'as\Sociazione conservare il carattere cooperativo, ed allargare le sue basi ed il numern dei soci. E la cosa è pure possibile ove si tratti di industrie che richiedano capitali abbastanza ingenti, ma dove pure, in grazia di condizioni speciali, il capitale si far .. mi nella associazione in parte colle economie dei soci vecchi, ed in parte per l'ingresso di soci nuovi, meglio se lavoratori essi pure, ma anche capitalisti, purchè l'eqnilibrio non si alteri, ed il maggior numero degli azionisti siano occupati nei lavori sociali. Toi abbiamo vedute parecchie associazioni in cui ciò è avvenuto: in generale in queste il carattere cooperativo si mantiene solo in parte: ma talora avviene anche che poi, a poco a poco, sfumi. E qui occorre soggiungere, che nei singoli casi questa trasformazione è più o meno eccitata, oltre che dalle circostanze accennate, anche dalla maggiore o minore costanza ciel lavoro, che rende p,iù o meno necessari i elci salariati; dalla forma che da principio, per caso od altro motivo, assunse l'associazione; e <.bl sistema cli ripartizione che fu adottato sulle prime. Finora abbiamo supposto il caso di associazioni che comincino coll'equilibrio, ed abbiamo veduto come nella maggior parte dei casi esse siano condotte

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