6 Fra interessante notare che la scuola neo-liberale, <li cui il prof. Pantaleoni è una delle più elevate autorità, conserva il medesimo antico atteggiamento verso la cooperazione. Non si cela una certa simpatia rispetto alla cooperazione pratica: so che lo stesso Panta leoni è stato un cooperatore pratico; ma si bandisce senza ambagi la cooperazione da quelle alte speranze per le quali soltanto vale la pena di vivere e che sole rendono possibile la vittoria. Nullameno mi affretto a soggiungere che nella nuova scuola vi è questa distit1tiva caratteristica: le sue critiche sono di ordine puramente scientifico e non sono in alcuna guisa infette cli angusto conservatorismo o ciel desiderio aprioristico cli giustificare l'esistente ordine economico delle cose. Dicendo che il prof. Pantaleoni appartiene alla nuova scuola liberale, il linguaggio col quale io mi riferisco a lui richiede qualche difesa da parte mia. Il nostro collega ha dedicato il suo discorso inaugurale all'Università di Ginevra a una acuta e vigorosa dimostrazione che non si deve questionare intorno alle cliverse scuole cli economia politica; che la scienza è una e indivisibile; ed osservò saggiamente che vi sono soltanto due sorta di economisti: coloro che sanno e coloro che non sanno. Senonchè, mi sia lecito dire che precisamente qui c'è una cosa cli più nella quale i nuovi economisti assomigliano ai vecchi. Poichè questi ultimi - i fisiocrati, ad esempio - hanno sempre rifiutato cli essere etichettati come una scuola, sia ortodossa, classica, o anche manchesterriana-liberale, ed hanno semp,re sostenuto che nelle leggi economiche non ci credo non ci sarebbe difficile scoprire la stessa tendenza che troviamo in Francia. Ricordiamo, ad es., di avere letto sulla Fori• nightly Review del r866 un articolo ciel sig. Harrison nel quale sono compresi gli stessi argomenti che ora sono avanzati dal Leroy-Beaulieu. L' Harrison ammetteva che la cooperazione era un buon sistema per migliorare le condizioni delle classi lavoratrici, e, come tale, meritava di essere incoraggiata. Ma, in quanto aspira a po• polarizzare le grandi verità sociali o a intraprendere la prodn• zione su larga scala, essa " non ha mantenuto le sue promesse e mai potrà mantenerle H'
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