Rochdale e vendono in eccesso al prezzo di costo, non considerano sè stessi come pcr·cettori di un profitto, nè teoricamente posson essere considerati tali. Ciò che essi prendono è semplicemente un surplus sul prezzo di ciascun bene ,che alla fine di un termine fisso è rifuso all' acquirente. E qui non c' è sottigliezza sofistica o bisticcio. Questi dividendi sono esenti d' imposta, quantunque noi sappiamo con quali occhi di lince gli agenti cerchino scoprire tutti i redditi imponibili su cui porre i loro artigli (I). Infine, io desidero addurre su questo punto tm altro argomento. Da Bastiat in poi gli economisti liberali usano sempre proclamare il consumatore come il personaggio più importante, come il re del mondo economico. Essi cc lo mostrano saggio, illuminato, perfettamente conscio del suo interesse, e il cui interesse solo è degno di essere preso in considerazione poichè esso solo si identifica coll' interesse della società. Ed è con questo criterio che essi risolvono tutte le questioni difficili, come quella del protezionismo o delle macchine. Benissimo! Senonchè, in realtà, noi sappiamo che nell'ordinamento economico esistente il consumatore è veramente un misero essere, interamente ignaro de' suoi interessi più pressanti, sfruttato, ingannato, avvelenato dai produttori e dai commercianti, e considerato come uno che permette ad altr'i di vivere alle sue sp:i.lle e di fornir loro lo sbocco necessario. Con quali mezzi è possibile conferire a questo re senza corona una effettiva autorità, come gli si può insegnare quale è il suo vero interesse e il modo di farlo trionfare? Appunto colle Società cooperative di consumo, che sono vere leghe di consumatori le quali praticamente insegnano a costoro quale sia l' ampiezza (r) Parrebbe che si dovrebbe fare un'eccezione per le cooperative di produzione, poichè esse, come i capitalisti-imprenditori, cercano vendere al piil caro prezzo possibile e assicurarsi un largo utile. Pure, nel sistema del Federalismo i profitti sono limitati e tassati dai magazzini all'ingrosso, per conto dei quali esse lavorano.
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