Carlo Gide - La cooperazione ha introdotto un nuovo principio nell'economia?

r3 loro limiti da coincidere quasi coi confini di un intero Paese. ~ el caso, invece, delle Cooperative di produzione la legge ha senza dubbio pieno vigore. Ognuna di css<' deve fermarsi ad un certo punto se si vuol cvitai·c di au1;1cnlare proporzionalmente più le spese di prc<luzionc che 11011le entrate. Ma questo che significa? Ov' è il monopolio in un tale stato di cose? Coloro che sono giunti ultimi troverebbero chiusa la pot la, ma per un altro riguardo la loro sorte sarc!11Je di versa da quella della vergine folle del Vanr;clo. l~ssi non sard1bcro esclusi dal paradiso, ma semJ:lkemcntc troverebbero un'altra oopcrativa alla porla vicina. A far ciò sarebbero forse impediti dalle ocietà già csistellli? Affatto. Quale interesse potrebbe avere qt1c•,t' ultima a ostacolarli, ammesso per ipotesi che c~sa avrcLh~ Fiù rago-iunlo il suo massimo sviluppo? Ov' è, pertanto, il monopolio anche in quelle società che hanno finito cli crescere? Se l'accusa poi significa sollanlo che i soci di una Cooperativa godono di una .,1i~liore posizione clic i 11011 associati, essa sarebbe a11cora più infondata. Quale sarebbe l'utilità cli una lftnlsia:;i Associazione se essa non conferisse qualche '.·a•11a_c:zioai suoi membri? Le Società cooperative si arricchiscono forse a spese pubbliche? Impongono un tributo ai consumatori, come è nella natura di tutti i monopoii? Finalmente, per toglier valore agli attacchi del professor Pantaleoni, noi possiamo fortunatamente chiamare in nostro aiuto la sua propria opinione esposta in ui1 prececlr11le fascicolo di questa Rivista già da noi ricordala . .Nel giustificare la concorrenza e nel rispondere ali' obiezione che per mezzo di essa il forte schiaccia il debole, egli ha negato la verità dcli' asserzione clic k imprese più grandi necessariamente eliminino le più piccole, sostencuclo al contrario che un certo eq11ilibrio si stabilisce fra di esse e che l'effetto della cc,ucorrenza è semplicemente quello di costringere ogni impresa a confinarsi entro i suoi limiti naturali

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