58 ciamo così, specializzati, come il movimento socialista, il mutualista, il femminista. il li-hero scambista, il protezionista, il cooperativo, ecc .. ecc. Il proo-resso generale della soci,età non è che il risultato cli tutti questi movimenti. Ma ,poichè detti movimenti non esi to·no al cli fuori cleHa sfie·ra cli attività degli inclividuri che vi aderiscono, sarà il nu,mero degli aderenti, e 6arà la forza della loro volontà. che determineranno la potenza· ciel movimento stesso. E' quindi evidente che il movimento cooperativo, di cui vogliamo qui parlare, acquisterà forza in proporzione al numero de' suoi sostenitori, ed al lo·ro cleside·rio di riuscire. I movimenti sociali non si partono bell'e pronti, come tafono potrebbe ingenuamente suip,porre, dal cervello di qualche persona superiore. dotata di saviezza eccezionale e di profondità di vedute non comune alle intelligenze umane. iente a.ffatto ! Chiunque si senta danneggiato eia un si·stema, determina un movimento reazi·onario contro il sistema stesso; il movimento cooperativo è stato determinato dalle classi lavoratrici che si sentivano sfruttate dalle classi medie e superiori. La call'sa prima ,d1ogni movimento sociale è sempre stata qualche necessità o qualche sofferenza; e l'inizio d\m movimento sociale è, per così dire, inconsapevole. Poche creature umili, senza nessuna dote speciale d·inteHigenza, ma sotrette eia una stessa ne"Oessità, come éllpipu 1 nto quei poveri tessitori di Rochdale, ed altri molti come loro, si uniscono per cercare un rimedio immediato alle loro molteplici difficoltà. A volte, lavorando d'immaginazione, i compiacciono ad elaborare progetti utopistici, che non vedranno mai farsi realtà; come quando, per esempio sognano una società idealmente giusta per tutti; ma questi sogni, sia pure per un momento, rischiarano come lampi vivissimi l'orizzonte buio della loro esistenza affaticata. Questo è l'inizio mode to, oscuro, cli molti movimenti sociali. Chè se poi il momento risponde ad un vero bi o-
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