21 numero sempre più alto nella lista della cliaiSsifica.Poi egli concorre per le scuole superiori ... codesti concorsi sono la grande preoccupazione dei francesi: si può dire senza esagerazi,one che una grande parte degli sforzi intellettu1ali della Francia, della soJ.lecitudine famigliar.e, della tenerezza delle madri cospira a questo unico scopo: quel selezionato che si chiama il numero primo della scuola politecni-ca ! E non è finita! Quando si esce dalle scuole, la lotta per Jtavita continua, s·e non più sotto la forma di esame e di concorsi, per Io meno sotto quella di sollecitazioni ed intrighi per arrivare. Il Francese è f.unzionario? Egli concorre per ,ogni gradino che deve salire nella gerarchia fino a che non. vi,ene collocato in pensione: allora egli muore di dolore. E' a·gricolto·re? Egli concorre ai premi d'onore agricoli ogni cinque anni. E' industriale? Egli concorre per la medaglia all'Esposizione univ,ersale, all'incirca ogni dieci anni. E' artista? Egli concorre per la medaglia al Salone. E' provinciale? Egli concorre per venire a Parigi. E' inteHettnale? Concor,re per etitrare all'Istituto. E' egli qualunque ,cosa? Egli concorre per essere deco·rato. E che cosa potrei dire se entrassi a parlar,e della latita per la vita nel campo del1a politica! Ma non ne parlerò. Accontentiamoci di dire che certamente le rivalità e la lotta non fanoo difetto in Francia, e se la lotta per la vita deve originare il self-help, l'iniziativa individuale, la Francia dovrebbe essere un focolare tutto• sfolgorante di energie mo.rali. Non si dovrebbero trovare più che uomini eletti, superuomm1, ,come quelli che a noi ha ·promessi Nii'ets:::che. Ora•, voi lo sapete; non si incontrano molti superuomini - il che è del resto molto bene - nè si trovano facilmente neppure dei semplici « u,omin1i ». E perchè tiante lotte si risolvono in così poveri risultati? Ciò n,o.nsi deve forse al fatto che tutti questi sforzi non hanno che la ·S1pintadel << desiderio del pro-
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