C. Gide - Concorrenza e cooperazione

§ II. - La concorrenza sotto forma di lotta per la vita. 9 Ciò mi conduce ad affrontaire il secondo a.s.petto della conccJrrenza: dopo la faccia, il rovescio. Questo non è così vecchio come l'altro; ma di data relativamente recente. L'idea c\ell,a:concorrenza come manifestazione della lotta per la vita·, come mezzo di selezione, come leg,ge direttrice dell',evoluzione, tutti la conoscono come conoscono anche la sua o.rigine. Voi sa,pete come Spencer e Darwin, quara:nt'anni fa, hanno lanciato questa grande idea nel mondo e da quel giorno quanta strada essa ha perco·rsa. Non debbo qui discutere la questione ciel Darwinismo dal punto cli vista biologico: mi limiterò semplicemente a dire che s· incomin<Cia a diffidare in materia sociale cli tU1tti questi ricorsi al regno animale. Ma gli economisti sono stati fin dal principio conqui,stati. Essi si sono eletti: ,ecco il nos.tro caso. J<ino allora la concorrenza era semplicemente il buon mercato, la libertà, la giustizia; ma ecco, che è anche il progresso. E' il progresso per-chè è ]'-eliminazione dell'impotente, la sopravvivenza ciel più adatto, e dunque la selezione dei migliori. Certo, solo è questione d'intendersi. Questi migliori chi sono dunque? Finchè noi restiamo nel dominio della concorrenza animale io capisco benissimo quali sono i migliori; se si tratta di leoni i migliori saranno certamente quelli che hanno le zanne più solide, gli a.rtigli più ·a,guzzi, i muscoli più po.tenti per afferrar-e la loro preda; e se s,i tratta cli vol·pi saranno quelle che hanno le zampe più agili ed il fiuto più fino. Ma quando si tratta d'uomini sono quelli i migliori? Evidentemente, no. Gli stes•si economisti deUa scuola

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