William Morris ed i suoi ideali sociali

5 Nel collegio universitario a cui si ascrisse (Exeter) e proprio fra i suoi compagni di classe, egli ebbe la fortuna d'incontrare un vero amico., che tale restò per tutta b vita. Tra William Morris e Bnrnes-Jones, non fo la simpatia che s'accende così facilmente fra compagni di ~cuoia, e che -la vita, il più delle volte, spegne d'un tratto; fu l'amore saldo ed elevalo che unisce due spiriti degni d'intendersi, e si risolve in una i11flt1enza scamhievolmente benefica. A vent'anni William Morris, pie:,o d'ingegno e di vigore, ricco di tendenze artistiche eccezionali, si dimostrava già temperamento capace di lasciare un'impronta duratura nel cammino degli un,ani; ma di qual genere serebbe stata l'opera sua non si potcYa dire ancora. Come Burne-J ones, anche il Morris era destinato alla carriera ecclesiastica; tutti e due però fino dal primo anno d'università sentirono passare il vento freddo c!ella delusione sull'ardore della fede. Ma se gli studi teologici smorzarono nei due amici l'eiilusiasmo religioso, ridestarono, invece, il loro culto della bellezza i<leale, delle cose antiche ed esotiche. L'arte medioevale sopratutto li attirava, suscitando per conseguenza in loro un gran disgusto della vita d'allora, tutta banale, tutta dedita, senz'ideali di bellezza, alla fretta del guadagno. Così, nella quiete di Oxford, 1a piccola e severa città, dove le università sono grandi collegi, di una vastità ,e di una bellezza architettonica imponenti, grandiose, quasi regali, i due amici tutti intenti a ricercare le bellezze della poesia ecclesiastica, a studiar le cronache medioevali e !·a storia cieli.a chiesa, non potevano avere, del mondo vero, che un'idea ristretta ed errata. Tale impressione giovanile, tale speciale pt1nto di vista, influì per molto tempo sulla loro produzione artistica, ancorchè William Morris divenisse poi uomo di larghe vedute e di vaste concezioni, sia letterarie che pittoriche.

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