William Morris ed i suoi ideali sociali

società fosse imminente: e l'opera de.i socialisti consistesse nel facilitarla, perchè tutto si svolgesse colla minor confusione o sofferenza. possibile. « Educare alla rivoluzione», egli diceva, 4: ceco in tre parole è:tÒ che dovrebbe essere la nostra politica :i>. Ed era una politica che lo sèparava tanto dai Parlamentaristi ed Opportunisti quanto dagli Anarchici pronti a tutti j r:~;chi c1·una rivoluzione immediata; cd ecco perchè la 1;uova Lega cresceva lenta e stentata, timo11~ggiando·· con difficoltà fra Scilla e (arridi. \rVilli.am Moi:ris ne resse il timone fin tanto che g.li fu possibile, pur avvedendosi, fino dal principio, che i suoi compagni non erano pienamente d'accordo con. lui. Qualche anno dopo taluno fra lor.o cominciò a predicare apertamente una politica violenta a base cli bombe e di barricate, ed allorchè queste idee sovversive presero, nel 1889. :-empre più campo, il Morris ve11J1eallontaQato dalla direzione del Commonweal, quantunque il perioc;l-ico fosse ancora debitore a lui, e di materiale e di clen,\r.o,. Ciò nonostante il Morris seguitò a scrivere, in quel,l~ colonne, fino. al 1890; nel novembre, anzi, vi pubt·licò una specie di riassunto delle. sue convinzioni, sotto il titolo: A che pu_nto siamo? Dopo aver passato in rivi• sta i sette anni trascorsi dal· « rinascere~ del s_ocialismo, egli va descrivendo le due vie sulle q1,1alii « metodi dell'impazienza,» intendo)JO di camminare: l'una è la via dei «palliativi~, l'altra è quella delle « sommosse parziali ed inconcludenti '>; e seguita poi spie• gando la sua propria .politica, different,e dal·!'·una e dall'altra tattica. « Il nostro còmpito '>, egli èondude, « è d-i fare dei socialisti; e cioè convincere la gente che il socialismo è buono per tutti, ed è cosa possibil-t:. Quando avremo un numero s·ufficiente di p~rsone che la pensino così-, Saranno loro stesse che troveranrro il modo di mettere in pratica i loro principi t. Questa dignitosa prof essi one di fede f.u male accolta dalla maggioranza dei membri della Lega; così

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