29 dere quel che sarà la nuova società, si cc,nvincono che la decentralizzazione vi dovrà essere completa. L'unità politica non dovrebbe essere una nazione, ma una comune\ Tutta la società ragionevole dovrebbe essere una grande federazione cli Comuni .... La nazione non è che un insieme di gente tenuta unita :i scopo di rivalità e di guerra con altri simili insiemi di gente; e quando la competizione cederà il posto alla combinaziohe, la funzione della nazione cesserà». « Ricapitolando », egli continua, « ecco i due progetti dei Socialisti per una futura società. Secondo il primo, lo Stato - e cioè la nazione organizzata per la produzione senza sperpero, e per lo scambio della ricchezza, - sarà il solo possessore delle fonti di gu·adagno, dei valori, ecc.; il solo imprenditore che regolerà il lavoro neJ.l' interesse generale, in modo che nessuno debba mai t,emere di resta·re senza occupazione e senza pane.... Secondo l'altro progetto, la nazione centralizzata dovrebbe cedere il posto ad una federazione di comuni, la quale federazione terrebbe in comune anche tutta la ricchezza, e se ne varrebbe per soddisfare i bisogni di ciascun membro, esigendo soltanto che ognuno contribuisca del suo meglio, a seconda della propria capacità, alla formazione della ricchezza comune.... « Questi due progetti vengono talvolta posti a con1:rasto l'uno dell'altro, come socialismo e comunismo; ma, per me, il secondo ncn è che il necessario sviluppo del primo, ed implica un periodo transitorio durante il quale il popolo dovrehbe liberarsi dalle abitudini mentali contratte in tanti secoli di tirannia, e di gare commerciali, imparando che il vantaggi-o di tutti è il vantaggio di ciascuno. Qua '1clo gli uomini avranno perduto la paura che ora ognuno ha dell'altro, paura generata dal nostro sistema di penuria artificiosa, sentiranno che il miglior modo per evitare lo sperpero, sarà di concedere a ciascuno di prendere quanto gli occorre dal!.a provvista comune; nessuno
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