I2 loro impresa era destinata ad una parte molto importante nel progresso sociale ed in quello artistico. Cominciarono modesti,ssimamente, con un capitale ridicolmente piccolo; ma l'i,ngegno e l'amore che vi pose Morris furono valori incalwlabili. Fino dal principio la Casa si mise in grado di forui rc tutto quanto le poteva venire richiesto in fatto di arredamento e decorazione: ornamenti architettonici, mobili, tappezzerie di stoffa e d'i carta, ricami, vetri istoriati, ogni cosa insomma che si riferisse alla finitura d'una casa. Tutto era della miglior qualità, tutto di gusto squisito, lutto di fattura eccellente; ma bisognava pagarlo molto, e non erano ammesse nè riduzioni sui prezzi, nè modificazioni sui disegni e le forme scelte; ·o prendere o lasciare; questa la regola impo•sta dal Morris come socio maggiore; ed i clienti vi si piegavano. Non è qui luogo per continuare il racconto, pur così attraente delle prime lotte e delle prime vittorie di questa coraggiosa ditta, cl i cui Morris era ad un tempo direttore, ispiratore, ed operaio, a tutto prestandosi con quel misto di pazienz,a industriosa e di veemenza fatta Lit vigore e di letizia, rimastagli dalla fanciullezza. Compiva una somma di lavoro stupefacente. Passava le giornate d'isegnando stoffe e carte da parati, sorvegliandone la tintura, lavorando egli stesso al telaio, rimettendo in vita l'arte di tes,sere le tappezzerie; mentre poi, nei brevi momenti di riposo, la passione dei versi lo riprendeva; e nei giorni di festa, nessuno più di lui sapeva godersi e tener viva l'allegrezza d'una buona compagnia. Nella prefazi,one che Mi,ss Mo,rris ha fatto alla bella edizione delle oper-e di suo padre, si capisce, eia una quantità di accenni, ch'egli era l'anima d'ogni festa famigliare; amava il riso e la barzelletla, quanto amava il lavoro; delle pubUiche c-ose che gli apparissero importanti s'interessava vivamente; aveva sempre tempo per tutto ciò che gli stesse a cuore.
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