18 essa al capitale? Tutto ciò che il capitale accorda oggi all'operaio: il diritto d,i vivere, la qual cosa comporta l'ammortamento e l'interesse, vale a dire la parte necessaria per permettere al capitale di mantenersi e riprodursi - come il salario è ciò che permette all'operaio di mantenersi e di riprodursi. E tale era del Pesto l'articolo essenziale del pro-• gramma di Owen, l'uomo conside•rato, a giusta ragione, come il padre della Cooperazione. Così, non si può dire che l'abolizione del profitto è impossibile, poichè essa ci si presenta al contrario come l'incontro, lo sbocco necessario dei dite regimi economici, che, considerati sotto tutt'altro aspetto sono assolittamente l'antitesi l'uno dell'altro: quello della concorrenza assoluta e quello della cooperazione integrale. Coinci,denza curiosa e veramente •eloquente questa di vedere queste due vie della evoluzione sociale, che sembrerebbero così divergenti, condurre le soci,età umane, - si mettano esse per l'una o per l'a.!tra del'le due vie - esattamente al medesimo punto! Qualunque sia l'avvenire, la sorte del profitto è decisa! Non diciamo du11que più: s-alute ,al profitto! ma: addio aJ profitto! Non è strano di pensare che questi profitti e queste fortune, che tengono così grande posto nella opinione del mondo e nelle preoccupazioni degli uomini ,e che sono anche il solo fenomeno economico che colpisce gli uomini non siano niente di più che un flutto che passa coronato di schiuma, e sotto il quale scorre immutabile la vita economica.? E come mai? Del mare così immenso, e delle sue profondità piene di vita che vediamo noi all'infoo·ri delle sue onde e della lo,ro schiuma? Ma, direte voi, tutto ciò è utopisti,co, poichè la concorrenza assolutà e la cooperazione integrale non si realizzeranno mai e di conseguenzia non si realizzerà neppure l'abolizione del pro.fitto. Forse! Purtuttavia esiste una legge ben nota agli economisti e insegnata da per tutto,
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