17 questo caso da per tutto il prezzo di vendita coinciderebbe con quello di produzione e il profitto sarebbe zero; allo stesso modo che, supponendo una calma perfetta del mare, tutte le oscillazioni si arrester,ebbero e la superficie diventerebbe assolutamente orizzontale come l'acqua d'un lago senza grinze. Pass-iamo ora alla scuola cooperativa. Che cosa è la società coo1 perativa di consumo? Sono dei consumatori che stanchi di pagare dei prezzi eleva.ti sul pane, sul vino, sul caffè, su tutto - vale a dire di pagare un profitto al fornaio, al dr.o-- ghiere, ecc., s'intendono fra di loro per procurarsi queste derrate al prezzo di co,sto e sopprimere così il profitto, o almeno - ciò che costitui·s-ce la stessa cosa - metterlo nelle loro tasche. Questi prodotti sono generalmente venduti dai magazzeni cooperativi allo stesso pr,ezzo d,ei commercianti, ma l'ecc,edenza di questo prezzo di vendita sul prezzo di costo invece di ess~re prelevato dal commerciante, è prelevato dalla società e restituito da essa, sotto il nome di bono, ai suoi soci. Così il profitto è restituito all'acquirente al quale era stato pr-eso. La natura e l'orìgine del profitto appare qui in modo chiarissimo. Man mano che la società di cons,umo si allarga, non si limita solo ad acquistare all'ingrosso, ma fabbrica essa stessa tutto ciò di ,cui ha bisogno per procurarselo al prezzo di costo; vale a dire che dopo di avere soppresso il profitto del commerciante, essa sopprime quello del fabbricante. I consumatori diventano i commercianti e i fabbricanti di loro stessi, e non a•rricQhiscono più nè gli uni nè gli alt1,i. Per modo che la migliore definizione che si possa dare della cooperazione di consumo (ed insieme di tutte le forme di cooperazione, produzione, credito, costruzione - ma non posso mostrare qui come ess-e siano in ciò tutte simili) è questa: itna associazione che tende a sopprimere il profitto. E che cosa accorda
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