II nella vostra mente l'i,dea di una specie di privilegio conferito dalla legge in perpetuo o per una durata di tempo più o meno lunga; quali appunto sarebbero il mo11opolio delle Compagnie di strade ferrate; del f erro o degli agenti di cambio. Il monopouo che crea il profitto dell'industriale o del commerciante non è della stessa natura. Esso non è conferito dalla legge ma da una situazione di fatto, - il fatto cli avere una marca conosciuta e da lungo tempo, il fatto cli trovarsi sotto mano una miniera dalla quale si estrae carbo•ne a buon costo, o a,i piedi cli una cascata d'acqua ,delle Alpi che permette di utilizzare il carbone bianco, il fatto semplicissimo di essere ·« quello all'angolo della via», invece che quell"altro vicino. Sono infinite le combinazioni che pos- :;0110 creare un monopolio. li monopolio non è una maestà chiusa in un palazzo. Egli è da per tutto. Non \'i è quasi nessuno che a un <lato momento o 111 un dato luogo non possa vedersi investito di un monopolio, grande o piccolo. Lo strillone che va gridando « Il ,lfattino » o « La Sera», gode di un monopolio se egli è solo nella strada: monopolio che dura fino a che un concorrente non viene su' suoi passi. E se voi lo vedete correre così in fretta è precisamente al solo scopo di restare per un po' più cli tempo in possesso del suo monopolio. Ora, dal piccolo al grande, la cosa è la stessa. Realizza un profitto solo colui che corre più in fretta per prendere il posto buono che gli conf eri,rà per un tempo più o meno lungo il mo,nopolio. Il monopolio è spesso e semplicemente il fatto d'una idea che uno ha avuto pel primo. Avere una buona idea e averla avuta prima degli altri; tutto sta qui negli affari. Non è neppure necessario che sia un'idea di genio. Al contrario queste generalmente non rendono nulla. Bisogna che essa sia una buona, piccola idea, pratica che faccia dire a tutti: « To ! non capisco perchè non ci avessi pensato! » - per esempio, il sistema di
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