.. 35 nora è assai scarso. Ciò per due motivi : da un lato, le Unioni si fanno reciprocamente concorrenza nell'altezza dei d'ividendi; dall'altro, fa difetto uno strumento che possa influenzare tutti i soci. Si hanno le assemblee per quelli che hanno inter,ess,e più vì,vo a intervenire; ma non si ha possibilità di penetrare sino agli strati più indolenti, che con mo.Jta disinvoltura passano ad altre Unioni quando il dividendo cala. Un altro punto debole è quello di una certa dispersione delle forze. Tutti e da molto tempo sono in Inghilterra concordi neJ. pensare che non sia utile creare una Cooperativa per ogni quartiere di città o borgata. Con successo si è impedita la creazione di inutiJ.i associazioni; ma le cose procedono ancora malamente circa le fusioni~ A ciò pare contribuisca l'odierna: legislazione inglese, la quale prescrive che per aggr,egar,e una Cooperativa ad un'altra occo,rre l'aipprovazione dei tre quarti <lei votanti: cifra questa che non è facile raggiungere, dati gli interessi che molto spesso si appuntano contro queste fusioni e che per lo più derivano dagli stessi consiglii di Presidenza, che non vogliono essere annullati e assorbiti iru una più vasta unione. Quando vogliono, i membri della Presidenza possono sempre portare a votare un numero di soci capace dì impedire la fusione. Ciò ha influenza su tutta l'o-rganizzazione. Inoltr,e i risultati dell'istruzione lasciano parecchio a desiderare. La maggi.onnza dei, soci e una parte anche dei membri dei Consigli di Presidenza nelle adunanze tributano a parole molti omaggi .ai vecchi ideali, ma praticamente essi non sono desiderosi che di ottenere i più alti dividendi. Tutto ciò contribuisce a che il movimento de.Ile Un ioni di consumo inglesi, dopo u.n periodo di prosperità negli affari, si trovi ora in U!l1 certo irrigidimento. I còmpiti più impo•rtanti, la fusione delle Unioni concorrenti, la dimin~ione dei dividendi, l'estensione alle c~tegorie ·operaie menQ · fornite ci[ mezzi, tutto ciò si
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