53 mag,gio·r parte di questi casi s-i trovano 11011 in lnghi•lterra, do-ve lo spi.rito d'ella grande industria domina: fra gl 1 i• operai, ma i-n que'l paese così eminent 1 emen1te piccolo-borghese che è la Francia>>. Bernstein ed Oppenheimet•. Bernstein dà una spiegazione più generale ddle differenze dli succ-esso, di destino e di caratteri osservate fra le sodetà di co111su1110e J.e soic·i1etàdi produzione, facendo entrare queste differenze nei qua·clri d-iuna classificazione proposta da·t dott. F. Oppenheimer, i•l quaJe distingue tutte le forme di, coopernti•ve in cl'ue granelli classi: !:e Cooperative clii co111,pratori e le Cooperart:ive dli venditori. « Solio in quanto una Cooperati va è ess·enzi1aibtnenre Cooperativa di compratori- nota il Bernstein, seguendo il dott. Oppenheimer - vediamo che lo scopo collettivo che essa si, piropone e il suo proprio interesse ne rendono egualmente utile la estensione. Ma più una Coo•perativa è Cooperativa di venditori, e quanto più è Cooperativa d'i venditori che vendono dei prodlotti industriali fabbricati da essa ( altr,o è i"l caso per le Goo,pe-. rative di contadini), tanto più grnncle vi diviene il con.- flitto interno. Nel medesimo tempo in cui essa cresce, crescono le sue difficoltà. « I rischi diventano più grandi; la lotta per assicurare lo smercio dei prodotti cli,vi1enesempre più difficoltosa; si fa sempre più malagevole il procurarsi il credito di cui si ha bisogno; e la lotta per mantenere il tasso del profitto, e più •esattamen.t-e il tasso dei dividendi, si fa sempre più spinta all'esclusivismo. Il suo interesse, dal pu1nto dli visita dlel profitto, è opposto rnon soliamernte a quello dlei .compratori, ma anche a queHo ·di turt:ti gl'i altri ·venditori ( i.ndustri1a·li 1). Al contrario, la Cooperati va di compratori (consumo) guadagna - anche d\a•l punto cl~ vista d'el principio - a rr.isura che criesce; 11
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