S. e B. Webb - Esame della dottrina sindacalista

g10rm o in un avvenire prossimo, si poss-ono avere grandi differenze di opinioni: però il sindacalismo - la più parte di noi dovrà convenirne, anche se provasse a tutta prima una certa simpatia per l' idea - il sindacalismo non è vitale. Per chi·ndere questo studio forse già troppo lungo, ci proveremo a formulare brevemente - e per conseguenza in maniera forzatamente do,gmatica - la forma d'organizzazione che sola ci sembra possi1bile sostituire praticamente al regime capita\.ista ocHerno, che condanna l'o,p,eraio ad uno stato di dipendenza e di .degradazione. Stante la grande complessività di una società estesa e molto densa, un'organizzazione democratica come quella che no·i vagheggiamo sarà forse difficile da attuare. Noi dobbiamo prendere norma dal fatto che la natura uman:a presenta due aspetti, che noi possiamo chiama,re la facoltà cli produrre, da un lato, e quella di consumare, dall'altro. Se vo,gliamo emancipare il lavoratore dall'asservimento cui è ogg,i sottoposto dal proprietario degli strumenti di prnduzi::me, noi dobhiamo, passo passo, ritirare questi strumenti di dominio della proprietà privata e investirne la comunità, organizzata alla mani.era di un vasto Stato cooperativo. Ma perchè questo sitato co,operativo, costitu,i to come si voglia, non eserciti « la più spaventevole delle tirannie» sugli individui:, o,cc,o;rre, nella mi·s,ura del possibile, evitare la centratizzazione, sia dei poteri, sia -delle competenze, sia delle funzioni, ripartendole il p.iù possibile tra le organizzazioni locali, all'autorità delle quali noi possiamo facilmente -sottrarci, se vogliamo, e che, in ogni caso, non saranno tutte uguali '. E' perci,ò che non potremo fare guarì diversamente, nella co,struzione del nostro organismo collettivo, che ricorrere largamente ai gruppi co,stituiti in base alla sola residenza in un dato territorio. Le istituzioni che oggidì conosciamo sotto il nome di Consigli municipali, o provinciali, o generaJ.i, ·e dei quali il sindacalismo sembra non tener conto, sono d'estinati,

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