S. e B. Webb - Esame della dottrina sindacalista

51 rante. La sola cosa importante, è di trovare il mezzo di lasciar il campo libero a questa legittima influenza,, senza distruggere il diritto del consumatore d'i fissare la natura e la qualità dei prodotti e l'autorità della collettività presa nel suo insieme, per quello che concerne il modo in cui gli strumenti d'i produzion,e saranno messi in opera. Il controllo della produzione industriale nella società futura. E' in questa direzione che deve orientarsi la nostra ricerca di una migliore organizzazione economica. Ma in questo ventesimo secolo, ove nessuna trasformazione ci sembra impossib-i·le, noi siamo portati ad abusare della libertà di cui godiamo, finchè non si tratta che di te0rie. Noi siamo quasi irresistibilmente portati ad apprezzare i differenti sistemi sociali concepibili in base « alle nostre preferenze personali ,. Ciascuno di noi è tratto a chiedersi: qual'è quello che più mi piace fra i diversi progetti? Ma, se la nostra libertà di costruire dei progetti non conosce limiti, la società, non dobbiamo dimenticarilo, è as,sai lontJana dal po<ter-e realizzare, senza limiti e senza restrizioni, un qualunque ideale. Liberi noi, quando parli·amo di ponti, di imaginarci un ponte che sia un gioiello di eleganza e di leggerezza e nello stesso tempo abbia una solidità tale da resistere alle correnti più v-iolenti e da soppo-rtare i carichi più gravi ! Però l'ingegnere ci farà avvertiti dei limiti che la natura dei! materiali impone alla nostra concezione. Lo stesso accade in materia sociale. Certo, sarebbe temerario pretendere di rinchiudere in poche e povere formule tutto lo sviluppo fu.- turo dell'umanità; ma non è meno vero che lo stato presente dell' umanità ci impone dei limiti molto definiti, quando si tratta di scegliere un ordine sociale di possibile aftuazione. Sulla natura di questo ordine suscettibile di realizzazione nel nostro paese e nei nostri

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