S. e B. Webb - Esame della dottrina sindacalista

49 subordinati e considerati semplicemente come una preparazione, meccanicamente organizzata, alla vita vera dell'uomo, a quella cioè che lo ele\'a al disopra dell'animalità. Uno stato sodal•e esclusivamente fondato sulla produzione della ricchezza e che escludesse, deliberatamente, tutti i diversi aspetti della vita sa•lvo quello solo, che non è nè il più duraturo, nè il più diffuso, nè il più importante per la collettività, sarebbe così sciatto e difettoso da somigliare ad un regime esclusivamente fondato suHa proprietà deJ.la ricchezza. Non c1 batteremo certamente per un orizzonte più stretto dell'umanità stessa, non solo qual'è oggi, ma quale potrà essere in avvenire. La verità celata nel sindacalismo. Le suesposte obiezioni non devono tuttavia impedirci di riconoscere che i f;indacalisti si sforzano di esprimere il sentimento reale e profondamente radicato nel cuore dei parecchi milio,ni di lavoratori manua:li, e che sarebbe impossibil,e o colpevole voler ignorare. L'operaio si rifiuta di essere in eterno un semplice strumento di produzione, un paio di braccia od un utensile vivente, al servizio degli imprenditori capitalisti. Egli rivendica il diritto di ogni individuo di essere fine a se stesso e non so-ltanto un mezzo utile ;;i:ifini altrui. Una volta convinto di questo, egli si dichiara risoluto - con piena ragione, secondo noi - a non accontentarsi fino a-Ila consumaizione dei sccol i, della situazione fatta oggi al sala·riato, il quale deve obbedi,re agli ordini ricevuti, senza diritto di alcun contrnlJ.o sull'esercizio della propria prof essi one. I sindacalisti hanno il merito di farsi interpreti del sentimento generale d•ella classe operaia. Ma quando essi pretendono di impadronirsi della .direzione dell'industria, senza parlare di quella dello Sta.to, per rimetterla ai lavoratori direttamente impiegati alla produzione della ricchezza, essi se ne fanno, ci sembra, una

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==