S. e B. Webb - Esame della dottrina sindacalista

a sottomettersi all'interesse co1'lettivo, senza di che la società non potrebbe suss1 is.tere. D'altronde l'anailisi del programma elaborato da,i sindaicalisti, ci lascia intravvedere la ragione di questo errore fondamentale: essi pO'rta:no degli occhial'i che impediscono loro dii vedere com'è il mondo. E' per es·si un principio cairdinale « che l'opera rivoluzio.nari:a deve liberare gli uomini non solo da o,gni auto,rità, ma anche da quelle istituzioni che non hanno per scopo ess.enziale lo sviluppo della produzione. In conseguenza essi non po,ssono immaginare la società futura che come la vo.Jontaria e libera associazione dc·i produttori» (1). Ma per importante che sia la produz·ione materiale, no·n rappres·enta il solo interesse, nè il più grande e più vitale della collettivi:tà. Noi non viviamo per lavorare, ma la vo•riamo unicamente per vivere; inoltre la produzione dellre ri1cchezze non assorbe, neanche nel c<1.so•del lavoro manuale, che una parte del nostro tempo. Tutti, quanti siamo, non cessiamo, daJl'ora del1:.i naiscita a quella della morte, di viveriè, consuma·re e co111trarre infinite e varie relazion~ coi nostri c0rnci.tta<lini; mentre noi non siamo produttori, per quanto attiviJ che durante alcuni anni della nostra vita eJ durante qll'esto stesso periodo, non consacri1amo al lavoro che un terzo o due quinti del nostro tempo. Una gran parte dei pr·eziosi serviz·i che noi rendiamo all'umanità, anche durante i nostri anni <l'i lavoro, non ha nulla da vedere con la prod'uzione della ricchezza propriamente detta; ta:li so.no, per esempio, la procr,eazione e l'educazione dei figlj, il perfezionamento della nostra inte!Ligenza e del nostro carattere, l'aiffettuosa devozione ai bisogni altrui, l'elaborazione d'el pensiero e la creazione di opere d'arte che nob.ilitano l'esistenza. Molti di noi pensano che dallo sforzo umano si svolgerà a poco a poco un ordine di cose ove Laproduzione e la stessa consumazione dei beni, sairanno (r) FERNAND PELLOUTIER: Histoire des B,n,1rs1s du Travail ( 1902 ), pag. r63-r64.

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