47 solidarietà degli interessi, a:llo sp.irito del reci·proco aiuto e della devozione al bene comune. Gli scritti dei sii11-dacalisti, tanto in Inghi-lterra che i-n Francia, sono pieni di sfide e di dichiarazioni provocanti: si esalta la gu.erra incessante dei Lavoratori manuali contro tutte l.e altre sezioni della comunità; non si esita a mettere gli interessi particolari di questa o quella corporazione contro quelli di tutto il resto della nazione; si diffondono dubbi., roilere e vituperi contro tutti coloro che 110111 sono sindacalisti, o, più esattamente, che non sono dei puri si.ndac1listi ri\•oluzionari. A noi non sembra, per usare parole moderat~, sia quello il miglio,r modo di svilurpare lo spirito dell'accordo .e della solidari•età, condizio11i necessari,e pe·r una vita sociale appena toa!erabile. L~ verita è che il sindacalismo è una strana resurrezione del vecchie materialismo de.gl•i economisti ortodossi: ~:i afferma nuovamente che solo il raggiungimento esclusivo de'! profitto materia-le, può asS'icurare la priosperit;ì comune: si riabilita in un modo curi.oso la vecchi:1 concenzione che faceva <lella produzione della ritechezz:1 la sola forma di attività v•eramente interessante! Conw James Mill e Rica:rdo credevano che l'interesse pecu-- niario dell' individuo, lasciato agire senza impacci, avrebbe spontaneamente prodotto la più alta civiHzza-- zione, i sindacalisti contemporanei, immagina,no che l'azione diiretta ·impul1Sivadei salariati aggruppati e animati <lal desideri·o di a-rricchirsi a spese dei capitalisti, debba condurre automaticamente, senza il soccorso di alcuna concezione inteHettuale, alla rivoluzione sociale e ad un regime ideale. Non possiamo neanche far a meno di pensare che i sinda:calisti hanno scelto male la base stessa sulla qua:lo vogliono costruire il loro edificio sociale. Se vogliamo riuscir a ricostituire la società, dobbiamo mettervi come fondamento, non l'antagoni,smo degli interessi, ma la generale volointà di cooperare al bene, i cordiali s.enti-- menti di cui deve essere fatta la vita in comune in un medesimo luogo, e infine la disposizione dell'individuo
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