S. e B. Webb - Esame della dottrina sindacalista

16 società. La nazionalizzazione delle ferro vie, delle poste e dei telegrafi, la creazione del monopolio di Stato del tabacco e dei fiammiferi, la costruzione delle navi nei cantieri del.lo Stato, così come la municipalizzazione del servizio dell'acqua, del gas o delle tramvie, potevano si:gnificare il traspo·rto di questi differenti servizii dal dominio privato a quello pubbliico; ma in tutto questo nu1la rammentava .Ja trasformazione catastrofica del regime del lavoro, che l'antica propaganda socialista aveva fatto sperare più o meno vagamente ai lavoratori. Inoltre onde poter controllare le industrie nazionalizzate o municipalizzate, e assai più per sa,lvaguardare gli interessi immediati degli operai durante le diverse trasformazioni sociali, i socialisti furono obbligati a ricorrere alla tattica prosaica consistente nel far eleggere nelle assemblee legislative e municipali degli operai o dei socia:listi. I candi-dati socialisti dovettero domandare i voti alla totalità degli elettori, fossero o non fossero questi dei socialisti, dei sindacati e -dei lavoratori coscienti. Una volta eletti essi erano obbligati ad uniformarsi aUe necessità della loro carica e quindi costretti a subire l'influenza morale del Parlamento o del Consiglio municipale i·n cui si svolgeva la loro maggiore attività. Il lavoratore cosciente, che dall'esterno sorvegliava il suo rappresentante, fu ben presto .esasperato dalla lentezza con la quale le riforme progredivano; d'altra parte, come amministratori e come legislatori, gli eletti, operai e socialisti, si accorsero che per poter ,essere relativamente sicuri del buon funzionamento dei servizii pubblici, era imperiosamente necessario organizzare una direzione tecnica competente il più possibile e mantenere disciplinato tutto il personaJ.e. Così quando il socialismo arrivò a concretare la sostituzione della proprietà pubblica alla proprietà privata. in materia industriale, apparì chiaramente che il socialismo non si proponeva di mettere direttamente nelle mani dei lavoratori il capitale industriale. La proprietà ed il controllo avrebbero dovuto passare alla intera

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